Ibra-Adriano, l'Inter scatta in vetta. Frena la Lazio

Calcio
L'abbraccio di Ibrahimovic e Adriano
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SERIE A/ANTICIPI. La squadra di Mourinho batte 2-1 il Bologna e vola al primo posto. I biancocelesti non vanno oltre l'1-1 con il Lecce e vengono raggiunti in classifica dai nerazzurri

INTER - BOLOGNA 2-1
25' Ibrahimovic (I), 50' rig. Adriano (I) 56' Moras (B)
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In attesa della partita del Napoli, l'Inter riprende la Lazio e la testa della classifica, tornando a vincere dopo una settimana difficile. Il Bologna non ripete la bella partita fatta al Meazza contro il Milan e incassa la quinta sconfitta consecutiva, interrompendo solo il suo digiuno di gol che durava dalla prima giornata. Troppa la differenza tra due formazioni destinate a traguardi diversi e questa volta la squadra di Mourinho non fatica come contro Catania e Lecce, anche se vince ancora una volta di misura.

Zlatan Ibrahimovic si fa un bel regalo di compleanno (alla vigilia della partita ha compiuto 27 anni) con un meraviglioso gol di tacco simile a quello con cui 'trafisse' l'Italia ad Euro 2004, Adriano conferma i suoi progressi con un assist e il rigore trasformato, mentre ancora indecifrabili sono Mancini e Quaresma, che ne fanno sempre una giusta e una sbagliata, senza essere mai decisivi. Questa volta, infatti, per segnare un gol piu' del Bologna, perche' questa e' la sua filosofia, Mourino schiera subito quattro attaccanti ma "non e' un modulo troppo offensivo di giocare", come spiega lui stesso nel prepartita.

LAZIO - LECCE 1-1
25' Tiribocchi (Le), 88' S. Inzaghi (Lz)
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Una gara facile sulla carta, un tranello nel quale la Lazio è finita a piè pari. Occorreva una prova di maturità, in casa, contro una piccola per legittimare il primato in classifica e ciò è avvenuto solo in parte. Il Lecce ha sfiorato il colpo, cinico, coriaceo e spietato con Tiribocchi (di Fiumicino e tifoso della Roma), in versione derby a spezzare i sogni di vittoria dei biancocelesti. Un gol di testa nel momento di maggior pressione della Lazio ha irretito gli uomini di Delio Rossi (altro ex) che con il forcing nella ripresa sono riusciti ad agguantare un risultato positivo in zona 'cesarini'. Ci ha pensato Simone Inzaghi, rispolverato dall’oblio d’inizio stagione a riequilibrare le sorti dell’incontro e a fissare il risultato sull’1-1.

Il fin troppo prolifico Zarate, nella prima frazione di gioco, è stato poco e male servito, l'assenza di Rocchi, questa volta per influenza, non ha consentito l'effetto sorpresa a Rossi. Foggia ha provato a darsi da fare e, addirittura Lichsteiner ha portato pericoli alla porta leccese. Dopo vari tentativi biancocelesti nel primo tempo, in seguito al gol subito dal 'Tir di Fiumicino', nella ripresa due sono state le azioni più pericolose a firma di Kolarov, tiro dalla distanza deviato, e di Foggia, ghiotta l'occasione spedita sopra la traversa. Il Lecce di Beretta, ha saputo difendersi con ordine in una sorta di profezia anticipata polemicamente da Mourinho sul modulo (tre portieri e otto difensori), ma non realmente verificatasi all'Olimpico dove la formazione pugliese ha cercato di arginare le scorribande biancocelesti ma non ha mai rinunciato a giocare. Alla fine ciò non è bastato, guizzo d’Inzaghi e sogno infranto.