Gli azzurri convocati da Lippi si sono ritrovati a Coverciano per il raduno in vista del doppio impegno di qualificazione ai Mondiali del 2010 contro Bulgaria e Montenegro. L'attaccante dell'Udinese, alla prima chiamata in azzurro: ''Il ct è un totem''
Gli azzurri convocati da Marcello Lippi si sono ritrovati stasera a Coverciano per il raduno della nazionale in vista degli impegni di qualificazione ai Mondiali in Sudafrica del 2010 contro Bulgaria e Montenegro. Quattro le novità dell'Italia: il difensore del Napoli Fabiano Santacroce, l'attaccante del Villarreal Giuseppe Rossi, l'attaccante dell'Udinese Simone Pepe e il centrocampista del Napoli Christian Maggio.
Non nasconde l'euforia il centravanti dell'Udinese, Simone Pepe, alla prima chiamata in azzurro. "Per me è una possibilità di inserimento importante, deve essere un punto di partenza per arrivare a qualcosa di ancora più grande, ci si deve porre sempre obiettivi migliori". Merito del momento magico che il giocatore sta vivendo insieme all'Udinese e del cambio di ruolo, da punta ad esterno con compiti importanti anche in fase di copertura: "Con l'Udinese ho cominciato a lavorare anche in fase difensiva e questo mi ha portato a fare questo salto di qualita'", dice a SKY Sport 24. "Comunque, una convocazione in Nazionale è importante. Vado a Coverciano e mi metto a disposizione del mister. Sarà lui a valutare se è il caso di farmi giocare o no".
Poi, sul ct campione del mondo: "E' un totem che all'inizio mette soggezione. E' un allenatore importante che ha conquistato un campionato del mondo e che ha vinto tantissimo anche con la Juve". I giocatori modello? "Sono cresciuto con il mito di Van Basten e di Totti -risponde Pepe-. Andando alla Roma a otto anni cresci con il mito di Totti. Man mano cresci, poi, vedi che questo giocatore diventa sempre pi forte".
Non nasconde l'euforia il centravanti dell'Udinese, Simone Pepe, alla prima chiamata in azzurro. "Per me è una possibilità di inserimento importante, deve essere un punto di partenza per arrivare a qualcosa di ancora più grande, ci si deve porre sempre obiettivi migliori". Merito del momento magico che il giocatore sta vivendo insieme all'Udinese e del cambio di ruolo, da punta ad esterno con compiti importanti anche in fase di copertura: "Con l'Udinese ho cominciato a lavorare anche in fase difensiva e questo mi ha portato a fare questo salto di qualita'", dice a SKY Sport 24. "Comunque, una convocazione in Nazionale è importante. Vado a Coverciano e mi metto a disposizione del mister. Sarà lui a valutare se è il caso di farmi giocare o no".
Poi, sul ct campione del mondo: "E' un totem che all'inizio mette soggezione. E' un allenatore importante che ha conquistato un campionato del mondo e che ha vinto tantissimo anche con la Juve". I giocatori modello? "Sono cresciuto con il mito di Van Basten e di Totti -risponde Pepe-. Andando alla Roma a otto anni cresci con il mito di Totti. Man mano cresci, poi, vedi che questo giocatore diventa sempre pi forte".