Il capitano dell'Atalanta è il giocatore con la miglior Fanatamedia questa settimana: 7.917. Domenica ha realizzato il suo primo gol stagionale contro la Sampdoria
FantaDoni - Ci sono giocatori che da soli fanno la storia di un club. Una volta li chiamavano bandiere. Qualche romantico del pallone lo fa ancora oggi. E non importa che la squadra in questione sia una big od una provinciale, l'importante è sapere che in campo c'è uno che dà tutto per la maglia, anche se la fase del corteggiamento prima e dell'innamoramento poi sono state lunghe e tortuose. Cristiano Doni, uno dei talenti più grandi (e non totalmente espressi) del calcio italiano, rappresenta proprio questo per l'Atalanta. Il centrocampista nerazzurro, con tanto di vizietto del gol, è un punto di riferimento fondamentale per il tecnico nerazzurro Gigi Del Neri e per i nostri fantallenatori. Doni, 40 fantamilioni nella lista dei centrocampisti del Fantascudetto SKY, ha oggi la miglior Fantamedia con 7.917 punti. Ha ricevuto due ammonizioni in questo scorcio di campionato e segnato un gol, domenica scorsa contro la Samp.
Doni in pillole - Cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Crazy Colombo, società dilettantistica di Verona, passa nella primavera del Modena, vede il debutto in un campionato professionistico nella stagione 1992/93, nel Rimini, in Serie C2 (31 gare, 6 gol). L'anno successivo, nella categoria superiore, milita nella Pistoiese (31 gare, 3 gol). Il Bologna lo acquista nell'estate '94: vi gioca due anni (uno in C1 e l'altro in B; 56 partite con 11 gol). Passa poi al Brescia, dove conquista la promozione in A, (20 gare e 3 reti): vi resta un altro anno, nella massima serie (esordio contro l'Inter; 21 partite e 1 gol), i tifosi bresciani lo idolatrano ma il suo passaggio ai cugini bergamaschi lo rende il più odiato dai tifosi delle rondinelle.
In B nell'Atalanta - 8 gol in 27 partite nel 1998-99 e 14 segnature in 35 gare l'anno successivo, contribuendo al ritorno in A; qui segnerà per 7 volte nel 2000-2001, e 16 nel 2001-2002. Quest'ultima è stata la sua miglior stagione in serie A, che gli è valsa la convocazione ai Mondiali del 2002. In Nazionale vanta 7 presenze e 1 gol, segnato contro il Giappone. Resta all'Atalanta anche la stagione successiva (26 partite, 10 gol). Nel 2003 passa alla Sampdoria (2 campionati, 44 partite, 7 gol).
Quella strana stagione - Durante la stagione 2000-2001 venne accusato assieme ad altri calciatori di avere pilotato il risultato della partita di Coppa Italia contro la Pistoiese, ma lui replicò che ne sarebbe uscito pulito e a testa alta, infatti fu completamente assolto e da questo fatto nasce il suo tipico gesto di esultanza di alzarsi la testa con una mano sotto il mento.
Da Maiorca a Bergamo - Dopo la deludente esperienza genovese, Doni passa al Maiorca, in Spagna, senza riuscire a riconfermarsi ad alti livelli. Nella stagione 2005-2006 ha disputato 24 partite nella Liga, segnando 2 gol. E' tornato a giocare con l'Atalanta dal 2006.
Doni in pillole - Cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Crazy Colombo, società dilettantistica di Verona, passa nella primavera del Modena, vede il debutto in un campionato professionistico nella stagione 1992/93, nel Rimini, in Serie C2 (31 gare, 6 gol). L'anno successivo, nella categoria superiore, milita nella Pistoiese (31 gare, 3 gol). Il Bologna lo acquista nell'estate '94: vi gioca due anni (uno in C1 e l'altro in B; 56 partite con 11 gol). Passa poi al Brescia, dove conquista la promozione in A, (20 gare e 3 reti): vi resta un altro anno, nella massima serie (esordio contro l'Inter; 21 partite e 1 gol), i tifosi bresciani lo idolatrano ma il suo passaggio ai cugini bergamaschi lo rende il più odiato dai tifosi delle rondinelle.
In B nell'Atalanta - 8 gol in 27 partite nel 1998-99 e 14 segnature in 35 gare l'anno successivo, contribuendo al ritorno in A; qui segnerà per 7 volte nel 2000-2001, e 16 nel 2001-2002. Quest'ultima è stata la sua miglior stagione in serie A, che gli è valsa la convocazione ai Mondiali del 2002. In Nazionale vanta 7 presenze e 1 gol, segnato contro il Giappone. Resta all'Atalanta anche la stagione successiva (26 partite, 10 gol). Nel 2003 passa alla Sampdoria (2 campionati, 44 partite, 7 gol).
Quella strana stagione - Durante la stagione 2000-2001 venne accusato assieme ad altri calciatori di avere pilotato il risultato della partita di Coppa Italia contro la Pistoiese, ma lui replicò che ne sarebbe uscito pulito e a testa alta, infatti fu completamente assolto e da questo fatto nasce il suo tipico gesto di esultanza di alzarsi la testa con una mano sotto il mento.
Da Maiorca a Bergamo - Dopo la deludente esperienza genovese, Doni passa al Maiorca, in Spagna, senza riuscire a riconfermarsi ad alti livelli. Nella stagione 2005-2006 ha disputato 24 partite nella Liga, segnando 2 gol. E' tornato a giocare con l'Atalanta dal 2006.