Italia solida ma poco cinica, con la Bulgaria è 0-0

Calcio
Berbatov contrastato da De Rossi e Gattuso
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QUALIFICAZIONI MONDIALI. La nazionale di Lippi non va oltre il pari a Sofia al termine di una gara vissuta sul filo dell'equilibrio e con poche occasioni da gol. Difesa insuperabile, attacco da rivedere. Bene gli esordienti Pepe e Rossi

Nuovo che avanza - Un'Italia non entusiasmante, un risultato ugualmente positivo che fa bene comunque alla classifica. La nazionale di Lippi impatta in Bulgaria per 0-0 al termine di una gara vissuta sul filo dell'equilibrio, giocata con grande ardore fisico e tattico ma deficitaria dal punto di vista delle occasioni da gol. Occorre partire da un finale in cui l'esordiente Rossi, entrato al posto di Di Natale, ha dato vivacità a un attacco non troppo incisivo e al quale l'altro esordiente Pepe ha garantito un apporto soprattutto in termini di corsa e movimento. Se si pensa che le più ghiotte palle gol sono maturate negli ultimi 20' con Gilardino incapace prima di arrivare a colpire di testa una palla centrata da De Rossi, e poi di sfruttare un perfetto assist di 'Joe Red', si capisce bene come, di positivo, per Lippi resti il nuovo che avanza.

Grande solidità - Compattezza in difesa e a centrocampo hanno permesso all'Italia di contenere le sfuriate, rare, della Bulgaria in cui il solo Berbatov non ha potuto avere la meglio al cospetto di una retroguardia in cui Cannavaro resta la certezza e Chiellini fondamentale. Montolivo non ha ancora pienamente convinto a metà campo e Di Natale è parso più spento rispetto alle ultime gare. L'avvio promettente della formazione di Lippi ha fatto da contraltare a una fase centrale di gara in cui la densità a centrocampo e nella trequarti bulgara non ha permesso di trovare spazi sufficienti in cui infilarsi. Un Pepe generoso non è riuscito, troppo spesso, ad andare sul fondo e un positivo Dossena solo a tratti ha centrato palloni non sfruttati in mezzo all'area.

Striscia positiva - La conclusione di De Rossi che ha fatto la barba alla traversa nel finale è stato l'ultimo brivido di una gara che va archiviata sotto le note positive che vedono Lippi imbattuto da 29 gare, nella speranza che contro Montenegro il computo salga a 30, ma questa volta grazie a un successo che consentirebbe all'Italia (a quota sette nel girone) di mettere in scena la prima fuga verso il mondiale .