Il tifoso ferito sta meglio. La moglie: "Come Raciti"

Calcio
Gli scontri del 2 febbraio 2007 durante i quali perse la vita l'ispettore di polizia Filippo Raciti
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L'uomo è ricoverato all'Ospedale Maggiore di Bologna ma è fuori pericolo di vita. La donna fa un paragone con la morte dell'ispettore di polizia, ucciso a Catania nel 2007: "Da allora non è cambiato nulla"

"Da Raciti in poi non è cambiato niente". La moglia di M.D.V., il tifoso bianconero ferito a sassate la scorsa notte dopo Bologna-Juventus, ha fatto un parallelo con la vicenda dell'ispettore di polizia Filippo Raciti, rimasto ucciso durante gli scontri di Catania-Palermo del 2 febbraio 2007. La donna, col figlio sedicenne al quale gli ultras che hanno aggredito il padre hanno cercato di strappare  la sciarpa bianconera, ha fatto visita al coniuge nel reparto di rianimazione dell'ospedale Maggiore.

"Si sta svegliando, siamo più tranquilli ora", ha detto, spiegando anche che con il colpo di pietra ha subito anche la perdita di alcuni denti e una microfrattura alla zona superiore del cranio. La seconda tac, in attesa dell'annunciato bollettino medico, secondo indiscrezioni sarebbe non completamente negativa, cioè avrebbe individuato una piccola criticità, ma effettivamente l'uomo, di origini meridionali ma residente a Modena, non è più in pericolo di vita. Il figlio ha spiegato che l'ultras che lo ha aggredito non sarebbe stato un ragazzo ma avrebbe avuto 35-40 anni e che, dopo che il padre era stato colpito, svenendo, in tre gli sono andati addosso colpendolo a calci.