Momentaccio Roma: contestazione e fine del ritiro a Trigoria

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Al rientro dalla trasferta di Torino, i giallorossi sono stati accolti a Fiumicino da un gruppo di tifosi al grido di "andate a lavorare". Tensione al centro sportivo: lancio d'oggetti e cori. Spalletti ottiene la sospensione della "punizione"

La Roma lascia il ritiro - Alla fine ha vinto Luciano Spalletti. La Roma non è più in ritiro. La squadra ha chiesto alla società di interrompere la "punizione", scattata subito dopo la sconfitta con l'Udinese di una settimana fa, ed ha ottenuto una risposta affermativa a due giorni dalla sfida di Champions col Chelsea. Non è stata però una mattinata facile a Trigoria, dopo la sconfitta (la quinta consecutiva) contro la Juventus. Una ventina di tifosi, che tra l'altro all'ingresso del centro sportivo ha affisso un cartello "Vendesi AS Roma, rivolgersi Rosella Sensi. In omaggio Spalletti", ha contestato la squadra e avuto confronti sia con l'allenatore che con i giocatori. Il tecnico giallorosso ha risposto così alle critiche di uno di loro arrampicato sul muro di cinta: "Dispiacerà più a noi che andiamo in campo. E' inutile che ce lo vieni a ricordare". Poi, sotto l'attento sguardo di alcuni poliziotti (mentre un elicottero della Polizia sorvolava Trigoria), alcuni giocatori si sono fermati a parlare con i contestatori: "Siamo una squadra che in dieci giorni può uscire dalla crisi- gli ha detto Panucci- Dovete stare tranquilli, risolveremo tutto. A me non piace cercare scuse, voi lo sapete".

Minacce contro i giocatori - Perrotta e Tonetto, invece, si sono beccati qualche minaccia: "Le minacce non servono a niente- ha risposto Perrotta- Dispiace più a noi. Siamo amareggiati per questa situazione, non ce la riusciamo a spiegare". Anche il direttore organizzativo Tonino Tempestilli si è fermato a parlare: "Si può anche sbagliare nella vita, adesso bisogna guardare avanti. Voi stessi non dovete farvi coglionare perché i primi che ne risentono siete voi, che ci mettete passione. La squadra uscirà dalla crisi. Serve calma e pazienza. Certe situazioni potrebbero creare il panico invece di fare del bene". Quindi è stato il turno di Spalletti che, insieme al team manager Scaglia, ha avuto un colloquio dentro Trigoria con una rappresentanza dei tifosi.

La contestazione al rientro nella notte
- Roma contestata in nottata all'arrivo al centro 'Fulvio Bernardini' nella zona di Trigoria, di ritorno dalla trasferta di Torino contro la Juve, impostasi per 2-0. Già all'aeroporto di Fiumicino un gruppo di sostenitori dei giallorossi avevano accolto De Rossi e compagni, nonostante l'ora, al grido di "andate a lavorare". Ma il maggior numero dei contestatori aveva preferito confluire verso Trigoria sapendo che la squadra sarebbe stata portata lì, per rimanere in ritiro in vista della partita di martedì contro il Chelsea. All'arrivo del pullman su cui c'era la squadra nei dintorni del centro 'Bernardini' è salita la tensione: i tifosi hanno lanciato monetine verso il bus e hanno intonato cori come "la nostra fede non va tradita, mercenari, mercenari..." e il solito "andate a lavorare". Grida anche contro il tecnico Luciano Spalletti ed il presidente Rosella Sensi ("Rosella Sensi bla, bla, bla..."). Poi i supporter romanisti hanno lasciato la zona suonando ripetutamente i clacson delle loro auto, con l'intenzione di disturbare la squadra che stava tentando di dormire all'interno del centro tecnico.

Il sondaggio
- Anche i sondaggi voltano le spalle alla Roma. La banda Spalletti è in crisi e crisi e rischia la retrocessione? Per il 51% dei nostri utenti e dei telespettatori di SKY Sport24 la risposta è sì. Al sondaggio, che non ha valore statistico in quanto non basato su un campione elaborato scientificamente, è ancora possibile partecipare.