Ronaldinho, magia che vale il primato solitario
CalcioSERIE A 10A. Nel posticipo il Milan si impone sul Napoli (in 10 uomini) 1-0 grazie a un calcio di punizione del brasiliano deviato nella propria porta da Denis. La formazione di Ancelotti è prima in classifica
MILAN-NAPOLI 1-0
86' aut. Denis (N)
Guarda la cronaca del match
Operazione vetta riuscita - Il Milan conquista il primato solitario in classifica al termine di un match, combattuto, accesosi soprattutto nella ripresa e deciso in maniera clamorosa da un autogol di Denis su una punizione centrata da Ronaldinho. Il Napoli si consola con una prestazione tutta cuore e carattere, specie dopo l'espulsione di Maggio, giunta sul finale della prima frazione di gioco. La formazione di Carlo Ancelotti raggiunge l'obiettivo dichiarato alcuni giorni fa e mette la testa davanti a Inter e Udinese pur non avendo mostrato un gioco particolarmente spumeggiante. Ci si aspettava un confronto vibrante, sulla falsariga di quello dello scorso anno, ma così non è stato, almeno per i primi 60'. Gara di studio, squadre aggressive e tentativi dalla distanza che non hanno sortito particolari effetti. Kakà e Lavezzi su tutti ci hanno provato, con il brasiliano pronto a inserirsi negli spazi, pochi per la verità, lasciati da un difesa di Reja accorta con Cannavaro e Santacroce nel ruolo di baluardi insuperabili. Il "Pocho" dall'altra parte si è dannato, ha dato corsa, quantità e qualità risultando il migliore della propria squadra. Tiri da fuori, accelerazioni improvvise hanno sempre tenuto in apprensione la difesa rossonera.
Rosso decisivo - Spartiacque del confronto, inevitabilmente, è stata l'espulsione di Maggio giunta sul finale di primo tempo per un intervento falloso su Jankulovski che ha determinato il secondo giallo all'esterno napoletano. Da quel momento il Milan ha spinto sull'acceleratore aggredendo un Napoli che ha cercato di difendersi dall'arrembaggio rossonero e di ripartire in contropiede. Assalti rintuzzati con grande coraggio e un po' di fortuna come in occasione del palo colpito proprio da Kakà e, immediatamente dopo, da un gol facile facile mancato da Pato, subentrato a Ambrosini, di testa da due passi. Il rigore accordato per un fallo di mano di Mannini sembrava poter chiudere la gara se non fosse stato per Iezzo, miracoloso sulla conclusione di Kakà. Solo il preludio al gol decisivo partito dal piede di Ronaldinho, passato per un tocco di testa di Denis e finito imparabilmente nella porta napoletana.
Obiettivo scudetto - Il forcing finale degli azzurri, generoso ma confuso, non è servito a raddrizzare una gara ormai compromessa. Un risultato che sorride al Milan che dopo diverso tempo torna in vetta al campionato di serie A e guarda più da vicino allo scudetto obiettivo primario e dichiarato della stagione rossonera.
86' aut. Denis (N)
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Operazione vetta riuscita - Il Milan conquista il primato solitario in classifica al termine di un match, combattuto, accesosi soprattutto nella ripresa e deciso in maniera clamorosa da un autogol di Denis su una punizione centrata da Ronaldinho. Il Napoli si consola con una prestazione tutta cuore e carattere, specie dopo l'espulsione di Maggio, giunta sul finale della prima frazione di gioco. La formazione di Carlo Ancelotti raggiunge l'obiettivo dichiarato alcuni giorni fa e mette la testa davanti a Inter e Udinese pur non avendo mostrato un gioco particolarmente spumeggiante. Ci si aspettava un confronto vibrante, sulla falsariga di quello dello scorso anno, ma così non è stato, almeno per i primi 60'. Gara di studio, squadre aggressive e tentativi dalla distanza che non hanno sortito particolari effetti. Kakà e Lavezzi su tutti ci hanno provato, con il brasiliano pronto a inserirsi negli spazi, pochi per la verità, lasciati da un difesa di Reja accorta con Cannavaro e Santacroce nel ruolo di baluardi insuperabili. Il "Pocho" dall'altra parte si è dannato, ha dato corsa, quantità e qualità risultando il migliore della propria squadra. Tiri da fuori, accelerazioni improvvise hanno sempre tenuto in apprensione la difesa rossonera.
Rosso decisivo - Spartiacque del confronto, inevitabilmente, è stata l'espulsione di Maggio giunta sul finale di primo tempo per un intervento falloso su Jankulovski che ha determinato il secondo giallo all'esterno napoletano. Da quel momento il Milan ha spinto sull'acceleratore aggredendo un Napoli che ha cercato di difendersi dall'arrembaggio rossonero e di ripartire in contropiede. Assalti rintuzzati con grande coraggio e un po' di fortuna come in occasione del palo colpito proprio da Kakà e, immediatamente dopo, da un gol facile facile mancato da Pato, subentrato a Ambrosini, di testa da due passi. Il rigore accordato per un fallo di mano di Mannini sembrava poter chiudere la gara se non fosse stato per Iezzo, miracoloso sulla conclusione di Kakà. Solo il preludio al gol decisivo partito dal piede di Ronaldinho, passato per un tocco di testa di Denis e finito imparabilmente nella porta napoletana.
Obiettivo scudetto - Il forcing finale degli azzurri, generoso ma confuso, non è servito a raddrizzare una gara ormai compromessa. Un risultato che sorride al Milan che dopo diverso tempo torna in vetta al campionato di serie A e guarda più da vicino allo scudetto obiettivo primario e dichiarato della stagione rossonera.