Lippi: "Per ora basta Del Piero, voglio vedere i giovani"

Calcio
Marcello Lippi ha portato l'Italia sul tetto del mondo nel 2006, battendo la Francia ai rigori
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Il ct parla del futuro della Nazionale in un'intervista esclusiva a SKY Sport 24: "Alex adesso starà un po' a casa perché ormai è un giocatore del quale si conosce tutto. Io, invece, voglio rinnovare un po' questa squadra. Balotelli e Cassano? C'è tempo"

"Del Piero adesso starà un po' a casa perché, ormai, è un giocatore del quale si conosce tutto. Io, invece, voglio rinnovare un po' questa squadra". Alessandro Del Piero non farà parte dei piani del commissario tecnico Marcello Lippi nel  futuro prossimo. "Voglio vedere un po' di giocatori nuovi, voglio scoprire un po' di gente nuova. Poi, quando sarà il momento, quei  giocatori, se avranno ancora una condizione importante, saranno di nuovo presi in considerazione", dice Lippi in un'intervista a SKY Sport24. "C'è bisogno di vedere, di verificare, di andare a scoprire nuovi giocatori", afferma. La Nazionale potrebbe avere a disposizione Amauri, che non viene preso in considerazione dal ct brasiliano Carlos Dunga. "Ho parlato solo una volta con Amauri, questa estate a Torino al Trofeo Tim. Gli ho detto, tra le altre cose, di non considerare nulla di quello che avrebbe letto sui giornali, attribuito a me, perché le uniche cose che ho detto che gli riguardano, le ho dette anche a lui: nel momento in cui sarai italiano, soltanto in quel momento, prenderò in considerazione la possibilità di chiamarti, perché prima non lo posso fare".

Il ct non crede che Francesco Totti tornerà in azzurro. "E' un giocatore che ha segnato gli ultimi 10-15 anni della Roma. Lui di nuovo in Nazionale? Penso di no. Ho già risposto tante volte a questa domanda, sia di Totti che di Nesta. Sono dei grandi  professionisti, degli uomini con la "U" maiuscola prima di tutto. Hanno preso una decisione, che è costata loro tantissimo, ma se l'hanno presa bisogna rispettarla". Troppo presto per chiamare il talento nerazzurro Mario Balotelli? "Non voglio mettergli pressione, perché c'è già chi ci pensa a mettergliene tanta. Credo che per prima cosa, un calciatore giovane come lui debba trovare un rapporto di grande sintonia con il proprio club e il proprio allenatore. E' un giocatore che adesso sorprende per le qualità che ha in funzione dell'età che ha. Nel  frattempo, lui farà l'esperienza necessaria internazionale con la sua squadra di club per prima, e, magari, con l'Under 21". Una battuta su Antonio Cassano: "E' come tutti gli altri calciatori di Serie A. Mi piace sempre dire che tutti i calciatori dai 18 ai 40 anni devono sognare la nazionale e non si devono arrabbiare se una volta, due volte, cinque volte, non vengono convocati. Evidentemente, chi fa le convocazioni ha delle idee diverse in testa".