Mourinho contro tutti: "Le critiche per me valgono zero"

Calcio
Beppe Baresi cerca di placare l'ira di Josè Mourinho dopo il gol di Cruz che ha regalato nel recupero i tre punti all'Inter contro l'Udinese
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Il tecnico dell'Inter, dopo la vittoria con l'Udinese, zittisce il suo "vecchio calciatore Costinha", poi è protagonista di un diverbio con Mario Sconcerti a SKY Calcio Show: "Mi hanno detto che sei amico di Mancini...". Infine se la prende con la Rai

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"Il mio dito sulla bocca dopo il gol? Dicevo di stare zitto a Costinha, un mio vecchio giocatore che mi chiamava, mister, mister...". José Mourinho risponde con una evidente battuta alla domanda che gli rivolgono in diretta ai microfoni di SKY per sottolineare il gesto che ha rivolto, apparentemente verso il pubblico, dopo la  rete di Cruz che ha risolto la partita contro l'Udinese. Mourinho ha poi riconosciuto che l'Inter ha vinto senza fare una partita super, ma ha dimostrato carattere e voglia di vincere. "Una partita finisce quando finisce - ha detto riferendosi al gol al 91' - e segnare all'ultimo minuto è segnale che la squadra ci crede fino in fondo". In diretta, l'allenatore dell'Inter ha poi avuto un battibecco con il giornalista Mario Sconcerti che ha accusato di parlare in quanto amico di Mancini.

I nervi di Mourinho sono davvero scoperti quando si parla del suo predecessore, Roberto Mancini. Perché dopo il battibecco avuto con Sconcerti davanti alle telecamere di Sky, il tecnico dell'Inter ha abbandonato quelle delle Rai quando, da Enrico Varriale e Bruno Gentili, gli è stato chiesto di tornare sulle sue parole di ieri, quando aveva fatto notare che la sua Inter finora ha fatto meglio di quella del primo anno di Mancini alla guida della squadra nerazzurra. "La polemica non l'ho fatta io, arrivederci", ha detto Mourinho andandosene immediatamente.

In precedenza, parlando della partita vinta all'ultimo minuto contro l'Udinese, Mourinho aveva detto che "non sono soddisfatto del gioco dell'Inter in avanti, ma all'ultimo minuto si vince e si perde e noi nelle ultime tre partite abbiamo vinto due volte e pareggiato a Cipro. Una volta arriverà il gol dell'avversario nell'ultimo minuto, ma in questo momento la mia e' una squadra di carattere che anche nelle difficolta' non molla mai". "Quello di oggi - ha aggiunto Mourinho - è stato un match difficile ed equilibrato nel primo tempo, mentre nella ripresa Julio Cesar non ha mai avuto problemi. Il gol è arrivato al 91' ma poteva arrivare all'89' o con il palo di Zanetti. Poi forse c'era un rigore per un tiro di Ibra finito sulla mano di un difensore".

"L'Udinese è una bella squadra ma oggi penso che l'Inter, senza fare una partita super, dal punto di  vista difensivo, abbia giocato veramente bene. L'Udinese non ha avuto più di una palla gol, nonostante i tre giocatori d'attacco di grande bravura" - ha proseguito Josè Mourinho -. "Abbiamo avuto difficoltà a segnare, ma la partita finisce quando l'arbitro fischia, ci abbiamo provato fino all'ultimo come a Reggio Calabria e questo significa che la squadra ha voglia di  vincere. E quando la squadra vuole vincere, non è mai un problema. Abbiamo vinto, siamo pragmatici, sono tre punti. Al momento siamo  primi in Campionato, primi in Champions League".

Il tecnico portoghese ha cambiato modulo ma non per le critiche dei giornalisti. "No, io ho cambiato modulo perche' ho studiato la  squadra avversaria, che era l'Udinese, e non per le critiche che avevo ricevuto in settimana. Le critiche per me valgono zero". Infine una battuta su Quaresma. "Non ha giocato bene. Non è il vero Quaresma. Gli avevo dato un ciclo di tre partite che si chiude con quella di oggi. Adesso avrà modo di ritrovarsi".