Mourinho: "Perderò? L'ultimo che ha detto così è andato ko"

Calcio
Josè Mourinho stringerà la mano a Claudio Ranieri. Dura la replica al pronostico di Cobolli Gigli
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Il tecnico portoghese accende la sfida con la Juve rispondendo al pronostico fatto dal presidente Cobolli Gigli che vuole i bianconeri vittoriosi per 2-1. Sulla questione Adriano: ''Se non gioca è giusto che cambi. Saranno tutti convocati''

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Giornata di vigilia intensissima questa che anticipa l'attesissimo derby d'Italia tra Inter e Juventus, una rivalità, sportiva, acuitasi dopo le vicende di Calciopoli e in questo campionato dall'obiettivo di entrambe le formazioni. José Mourinho considera la gara come "partita normale" e ritorna sul suo burrascoso rapporto con Claudio Ranieri dopo i battibecchi a distanza avvenuti all'inizio del campionato. "I rapporti con Ranieri? E' un problema nostro, non vostro. Non mi piace fare pubblicità, abbiamo parlato a Coverciano senza stampa e senza spettacolo - ha dichiarato - Abbiamo parlato come due  colleghi, lo aspetto a San Siro come tutti gli altri allenatori. Sono io che gioco in casa, sono io che devo essere educato. Lo aspetto nel tunnel per una stretta di mano".

Negli ultimi giorni, il presidente bianconero Giovanni Cobolli Gigli ha pronosticato un successo della  Juventus per 2-1. "Non conosco la mentalità, non conosco le persone e non mi interessa", ha detto Mourinho riferendosi all'ambiente  juventino. "L'ultima volta che un presidente ha detto che avrebbe  vinto è successo prima di un Porto-Benfica: ha perso. Per me, la mia squadra è la migliore e i miei giocatori sono i più forti". Le prestazioni dell'Inter dipendono dalla vena di Zlatan  Ibrahimovic? "Lui gioca sempre bene. Ma con Ibrahimovic si vince, si perde e si pareggia. Domani vediamo se il riposo gli ha fatto bene",  aggiunge commentando la condizione del centravanti svedese che  mercoledì è stato esentato dall'impegno in Nazionale. Tra i bianconeri sta brillando Alessandro Del Piero, temibile anche perché "è uno specialista" sui calci di punizione.

La discussione ritorna su Adriano e sulle dichiarazioni rilasciate al rientro dal Brasile secondo cui il calciatore sarebbe disposto ad andare in un'altra squadra per giocare con maggiore continuità: "Sono d'accordo con Adriano: un giocatore vuole l'opportunità di giocare. Se un calciatore non gioca, deve pensare a cambiare - ha spiegato il tecnico portoghese - Se è un'opzione per  l'allenatore, però, la situazione è diversa. Se lui fa quello che fanno i suoi compagni, è un giocatore come tutti gli altri. Adriano  deve mettersi al livello degli altri". Infine: "Saranno convocati tutti i giocatori disponibili".