Poker sotto la neve: Juve a valanga sulla Reggina

Calcio
La Juventus ha battuto la Reggina 4-0
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SERIE A/ANTICIPI 14a. Finisce 4-0 all'Olimpico con i gol di Camoranesi, Amauri, Chiellini e Del Piero su rigore (250esima rete in bianconero). Pari e patta al Massimino tra Catania e Lecce con Paolucci e Castillo marcatori. Domenica il clou è Inter-Napoli

JUVENTUS-REGGINA 4-0
28' Camoranesi, 44' Amauri, 61' Chiellini, 73' rig. Del Piero
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La Juve riprende la marcia dopo lo stop di San Siro e sconfigge 4-0 la Reggina nel secondo anticipo della 14^ di serie A. All'Olimpico decidono Camoranesi, Amauri, Chiellini e Del Piero (su rigore) in un match giocato prevalentemente sotto la neve. Poco o nulla da fare per la Reggina contro un avversario determinato a conquistare l'intero bottino. Ranieri deve ancora rinunciare a Cristiano Zanetti; Nedved la spunta su De Ceglie; Amauri e Del Piero coppia d'attacco. Orlandi recupera Valdez e in avanti si affida a Brienza e Cozza. La Juve fa la partita anche se le avverse condizioni atmosferiche rendono tutto più difficile, la Reggina è attenta e comunque prova sempre a giocare la palla. Camoransi si fa subito male cadendo ma resta in campo con un braccio praticamente bloccato. Al 19' il primo vero pericolo con Chiellini che anticipa tutti di testa su angolo dalla destra di Camoranesi non trovando la porta. Al 28' Juve in vantaggio: colpo di tacco di Del Piero per Nedved sulla sinistra, cross del ceco in area per Camoranesi che di piatto deve solo infilare in rete. La Reggina risponde al 33' con una traversa colpita da Santos in mischia dopo una punizione di Brienza. Al 44' il raddoppio di Amauri che aggancia di prepotenza in area e con il destro infila Campagnolo. Ripresa meno bella, complice la neve sempre più intensa. Al 17' il terzo gol della Juve: punizione di Marchionni dai 30 metri e schiacciata vincente di testa di Chiellini, liberissimo in area. Al 29' il quarto gol della Juve: Cirillo atterra Giovinco in area, Damato assegna il rigore e Del Piero fa centro dal dischetto firmando il suo 250 gol. In classifica Juve a quota 27, momentaneamente seconda con il Milan, Reggina ferma a quota 11.

CATANIA-LECCE 1-1
61' Paolucci (C), 69' Castillo (L)
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Primo pareggio al Massimino per il Catania dopo sei successi e una sconfitta. I siciliani spingono per un'ora prima di trovare il gol, il Lecce tira una volta e segna: l'anticipo pomeridiano della 14a giornata del campionato di Serie A finisce 1-1. Il risultato va stretto alla formazione di Walter Zenga, che non riesce a gestire il vantaggio e spreca la possibilità di salire nella zona europea della classifica. Il Catania frena, ma con 22 punti resta lontano dai bassifondi. Meno tranquillo il Lecce, che col punticino arriva a quota 13. Il passo avanti soddisfa comunque gli uomini di Mario Beretta, che escono imbattuti dallo stadio Massimino dopo aver sofferto a lungo. L'avvio della gara, infatti, è tutto rossoazzurro, con la porta di Benussi che vacilla al 9' sul colpo di testa di Sardo. Bisogna aspettare quasi un quarto d'ora per vedere il Lecce nelle metà campo avversaria, con la conclusione di Tiribocchi: palla fuori, ma è già qualcosa. Ma fino all'intervallo il match non offre quasi nulla. La ripresa sembra più equilibrata. Il Lecce prova a pungere e si espone alle iniziative dei padroni di casa. Il Catania spinge a sinistra, dove si infilano Plasmati e Paolucci. La coppia combina con successo al 61': il centrocampista affonda, il centravanti si inserisce e batte Benussi con un diagonale che vale l'1-0. Il vantaggio, meritato, resiste appena 7 minuti. Il Lecce azzecca il cambio con l'inserimento di Castillo al posto di Giacomazzi. L'attaccante, entrato in campo al 67', impiega pochi secondi per lasciare il segno: destro fiondato dal limite dell'area, 1-1. Il gol pugliese ha l'effetto di un'anestesia sul match. Il Catania non ha la forza per ripartire, mentre i giallorossi si arroccano davanti alla propria area e lascia davanti Tiribocchi e Castillo.