Trasferte tabù. Orlandi: "E' una questione di testa"

Calcio
Carmona e Amauri lottano sotto una fitta nevicata per il possesso della palla
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Dopo il pesante 4-0 con la Juve, il tecnico della Reggina prova ad analizzare le cause del cattivo rendimento della sua squadra lontano dal Granillo: "Quando subiamo fuori casa uno o due reti non abbiamo la forza di reagire e questo non deve accadere"

Ci risiamo. Dopo due vittorie di fila, la Reggina si riferma e torna a subire una pesante sconfitta in trasferta. A venti giorni di distanza dal 4-0 di Marassi col Genoa, ecco un altro poker da digerire. Stavolta i gol (della Juve) sono fioccati come la neve che ha imbiancato l'Olimpico: "Evidentemente ci disuniamo dopo il secondo gol- ha spiegato il tecnico dei calabresi, Orlandi - Stavolta, almeno, è andata così. E' stato penalizzante anche per un atteggiamento dimesso. E' un discorso di testa. Quando subiamo fuori casa uno o due reti non abbiamo la forza di reagire e questo non deve accadere. In casa ci è capitato di prendere due gol ma abbiamo reagito, ad esempio è accaduto con l'Inter anche se alla fine abbiamo perso. E' un atteggiamento mentale sul quale dobbiamo lavorare".

Anche l'idea di rinunciare inizialmente a un attaccante di peso come Corradi per coprire meglio gli spazi, alla fine non ha dato i suoi frutti: "Fuori casa i tre attaccanti la Reggina non li possiamo reggere, ho privilegiato l'aspetto della gestione palla con due giocolieri che non dessero punti di riferimento ai difensori della Juve. Ad Udine era andata meglio...".