Kaladze si sposa e sogna l'aggancio in vetta

Calcio
Un elegantissimo Kaladze: oggi si è sposato, ma con la mente è già proiettato su Milan-Catania
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L'avvocato (difensore, ovviamente) del Milan, fresco reduce dal suo matrimonio ma già con la mente in campo: abbiamo preso questi gol in due partite, sono tanti, dobbiamo migliorare. Manca metà campionato per ridurre lo svantaggio con l'Inter

"Mi dispiace tantissimo che ora la differenza tra noi e l'Inter sia diventata di sei punti, ma nelle prossime partite li raggiungeremo". Kakhaber Kaladze lancia la sfida ai campioni d'Italia (ora in fuga) nel giorno del suo matrimonio: "Oggi mi sono sposato, è già un anno e mezzo che sto con mia moglie- dice a Sky - e sono molto contento di avere trovato la donna della mia vita".

Una giornata di gioia in un periodo non ricco di soddisfazioni per i rossoneri e in particolare per la difesa, che nelle ultime due partite ha subito 5 gol: "Non è la difesa- puntualizza subito il centrale georgiano- quando il Milan prende o fa gol, fa tutto il Milan e non la difesa. Quando si parlava della difesa che prendeva pochi gol, io dicevo che il merito era di tutta la squadra e non solo dei difensori, perché la difesa inizia dagli attaccanti. E questa compattezza tra centrocampo e difesa o tra centrocampo e attacco era merito di tutta la squadra. Abbiamo preso questi gol in due partite, sono tanti, dobbiamo migliorare un po' di cose a centrocampo perché è un reparto molto importante per ogni squadra. Ora non dobbiamo pensare che abbiamo perso a Palermo ma vedere dove abbiamo sbagliato e migliorare lì".

Secondo qualcuno il Milan ha sofferto troppo le assenze di Gattuso e Kakà: "Tutti i giocatori del Milan sono importanti, non esiste al mondo un giocatore che non si possa cambiare o senza il quale la squadra non vince, la squadra gioca in undici. Loro due, come tutti gli altri, sono molto importanti per il nostro gioco però se vediamo la partita di Palermo, lì abbiamo sbagliato noi". Un punto nelle ultime due partite, entrambe in trasferta, meno male che domenica si torna a San Siro (c'è il Catania, ndr) per provare a ridurre lo svantaggio dai cugini: "Sei punti non sono tanti né pochi, c'è ancora metà campionato da giocare- conclude- e tante cose cambieranno".