Moratti sogna in grande: ''Campionato, Coppa e Ibra d'Oro''

Calcio
Massimo Moratti è alla guida dell'Inter dal 18 febbraio 1995
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Il presidente nerazzurro esprime tre desideri per il 2009: oltre allo scudetto, Champions e Pallone d'Oro per Ibrahimovic. Arriva anche la conferma della volontà dell'Inter di avere uno stadio tutto suo. No comment sul mercato, ma Muntari chiama Essien

"Campionato, Coppa e Pallone d'oro". Massimo Moratti lo dice ridendo ma non scherza troppo: alla fine del 2009 il presidente dell'Inter, intervistato da "La Repubblica", vuole in bacheca scudetto, Champions e Ibrahimovic premiato miglior giocatore d'Europa da "France Football". "Ormai un giocatore viene scelto per come va in coppa dei Campioni - dice - anche se Cristiano Ronaldo il Pallone d'Oro se lo meritava comunque. Se l'Italia ha poca rappresentanza, non vuol dire nulla, magari l'anno prossimo ci ritroviamo con tre giocatori in cima alla lista. Ma il campionato italiano ha ancora appeal, forse è il tipo di gioco che lo penalizza, e poi contano anche gli stadi".
E a proposito di impianti, Moratti conferma che l'Inter punta ad avere uno stadio tutto suo ("è qualcosa che sta crescendo a livello di progetto") mentre per quanto riguarda il mercato, commentando le voci sui vari Drogba, Aguero e Arshavin, il presidente nerazzurro taglia corto: "Giugno è lontano, queste sono solo invenzioni. Abbiamo talmente tanti giocatori di buon livello che per ora di cercarne altri non mi passa per la testa".

Moratti ha poi parole d'affetto per Adriano, che "si sta mettendo in carreggiata, dimostra buona volontà e questo dovrebbe farlo tornare in fretta allo stesso livello di qualche anno fa. Non penso proprio che si muoverà a gennaio".
Immancabile il confronto Mancini-Mourinho. Il tecnico jesino "ha fatto molto bene e sono felicissimo di aver vinto tre scudetti con lui - continua Moratti - Però Mourinho si è trovato in una situazione difficile: aveva alle spalle un allenatore vittorioso e quindi doveva ancora dimostrare di essere ancora più bravo, cosa spaventosamente difficile. Invece si è ambientato in fretta e sta dimostrando un certo talento che ci fa sperare che la stagione possa finire bene".

Del resto Mourinho è uno dei motivi per cui Sulley Muntari è venuto all'Inter su consiglio del connazionale Michael Essien, che lo Special One ha avuto al Chelsea. "Mi telefonò e mi disse: 'Vai senza paura, c'è Mourinho, con lui starai alla grande' - racconta Muntari alla Gazzetta dello Sport - Michael al Chelsea si è trovato benissimo con il mister. Mourinho è l'allenatore più completo che abbia mai incontrato. C'è chi si limita al campo e poi ciao, lui invece è sempre presente durante la giornata, cura ogni particolare". E da Muntari arriva un invito proprio ad Essien: "se mi piacerebbe giocare con lui? Lo faccio già in nazionale. In un club? Eventualmente sarà a Milano, verrà qui lui".