Galliani: "La serie A non rischia il crac"

Calcio
Lavezzi pressato da Cambiasso
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Il presidente della Lega Calcio replica al suo omologo della Lega Pro che aveva prospettato il fallimento dell'azienda calcio: "Non c'è alcun pericolo, almeno per la serie A. Ma la contrazione c'è ed è pesante"

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L'azienda calcio è in crisi, rischia di fallire. Lo ha denunciato in un'intervista a SKY Sport24 il presidente della Lega Pro Mario Macalli. Per Adriano Galliani però non c'è alcun pericolo, almeno per il calcio di serie A. "La A non rischia il crac - spiega l'ad del Milan intervistato dal quotidiano "La Repubblica" - Però una pesante contrazione, quella sì. E questo perché il calcio italiano non è autosufficiente. E' un sistema in perdita. Con i buchi dei bilanci che vengono risanati dai proprietari, a fondo perduto. In Italia i presidenti hanno le spalle coperte. Il fatturato di una grande squadra è dato per il 65% dai diritti Tv, per il 25% dalle sponsorizzazioni e dal marketing e per il 10% dalla biglietteria. Non credo che il problema arriverà dalla biglietteria. Le sponsorizzazioni? Le aziende fanno meno utili e potrebbe accadere domani quello che accade ogni con i giornali e le tv. Grossi tagli di budget".

Della Valle ha parlato di imbarazzo a livello morale nel vedere in campo calciatori che guadagnano tanto e gente sugli spalti che non arriva a mille euro al mese. "A livello morale siamo d'accordo - spiega Galliani - Però non posso non considerare che il mondo dello show business funziona così. Bruce Willis prende 30 milioni a film. Una star della canzone 8 milioni a concerto".