Ancelotti: Kakà arretrato rende al 70%? A me va bene così

Calcio
Kakà in fase di lotta a centrocampo. Al brasiliano piacerebbe giocare in posizione più avanzata
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Alla vigilia dell'incontro con il Catania il mister rossonero chiude ogni discorso sull'asso brasiliano che aveva espresso il desiderio di giocare in posizione più offensiva. "Pensiamo alla partita, dobbiamo riprendere il cammino di 15 giorni fa"

In vista del match che vedrà il Milan impegnato contro il Catania, Carlo Ancelotti vuole che la sua squadra inverta la rotta dopo l'eliminazione in Coppa Italia. "Vogliamo fare bene contro una squadra molto pericolosa. Dobbiamo farlo per noi stessi e anche per preparare al meglio la sfida con la Juventus e la partita di domani è una verifica molto importante. Dobbiamo cercare di riprendere il cammino di 15 giorni fa", ha detto dal sito del club.
Il tecnico rossonero ha studiato le tattiche sui calci piazzati del suo collega Walter Zenga e ha preso le contromisure, ma deve fare i conti anche con una lunga lista di indisponibili: oltre a Nesta e Borriello non ci saranno Pirlo, Ambrosini, Bonera e Inzaghi,  e nel pomeriggio verranno valutate le condizioni di Pato e Seedorf.

"Con Kakà non c'è alcun problema. Parliamo tutti i giorni, conosco il suo pensiero e non vedo tutto il disagio che traspare dai giornali. Se dice che in posizione più arretrata rende solo il 70%, a me va bene  così". E' secco Carlo Ancelotti nel ridimensionare lo sfogo del fantasista che ieri si è detto un po' a disagio a giocare nella posizione più vicina a centrocampo.
"Il Milan continua a basarsi su Kakà, ma anche su Ronaldinho, Pirlo e Gattuso, e non vedo dove sia il problema", taglia corto Ancelotti, convinto che dopo "il brutto colpo preso a Palermo, ci sia ancora tempo per rimediare, e con un'altra striscia di otto vittorie e un pareggio, ci  riavvicineremmo allo scudetto".

Ancelotti commenta anche le dichiarazioni di Mourinho, convinto che lo scudetto lo vinca la squadra migliore a differenza di quanto succede a volte in Champions League. Il tecnico del Milan non è d'accordo: "E' molto più difficile vincere la Champions League".