Kakà e Flamini: ecco i dubbi di Ancelotti

Calcio
Carlo Ancelotti e Kakà: il brasiliano sembra poter riuscire a prender parte alla grande sfida di Torino
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Il brasiliano e il francese hanno preso parte all'ultimo allenamento e saranno a Torino con la squadra, ma il tecnico deve ancora decidere se schierarli nella super sfida Juve-Milan. Out Gattuso, recuperati Ambrosini, Seedorf e Ronaldinho

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Che sia stato convocato non è una notizia. Ancelotti lo aveva detto: "Verrà comunque a Torino con la squadra". La notizia, però, è che Kakà si è allenato regolarmente con i compagni e quindi a questo punto sembra davvero improbabile che possa saltare la sfida con la Juve. Sul fatto che il brasiliano in questa vigilia potesse essere in campo a Milanello qualche dubbio c'era. "Potrebbe non allenarsi", erano
state infatti le parole dell'allenatore rossonero. Invece Kakà si è presentato sul terreno di gioco, ha corso, calciato e scherzato con gli altri. "La fase del riscaldamento - si legge sul sito - ha visto i giocatori impegnati nel classico torello a centrocampo, un po' di corsa, ed esercizi finalizzati al risveglio muscolare a cui ha preso parte anche il brasiliano". Insomma, "Kakà c'è". Fuori invece i vari infortunati: Gattuso, Bonera, Borriello e Nesta.

Il Milan rischia di perdere Flamini per la sfida dell'Olimpico. Dubbio dell'ultima ora questo per Ancelotti, che comunque ha regolarmente convocato il centrocampista francese al termine dell'allenamento di rifinitura. L'ex Arsenal ha pero' riportato una distorsione a una caviglia e forse non ce la farà a essere in campo all'Olimpico contro i bianconeri. Al suo posto giocherebbe Emerson.

Questo l'elenco dei 22 convocati: Abbiati, Dida, Kalac, Antonini, Favalli, Jankulovski, Kaladze, Maldini, Senderos, Zambrotta, Ambrosini, Cardacio, Flamini, Emerson, Pirlo, Inzaghi, Kakà, Pato, Seedorf, Shavchenko, Ronaldinho e Viudez.

Ancelotti è apparso tranquillo e vive "con grande piacere" il prepartita con la Juve: "si provano le stesse sensazioni ogni volta prima di una partita così importante, come accade prima di un derby. Domani - continua - serve una prestazione di alto livello e una vittoria sarà importante". Resta il fatto che pesa l'assenza di Gattuso.  "Tuttavia - assicura Ancelotti - questo rappresenta una sfida per tutti noi, che siamo chiamati a dare qualcosa in più per  sopperire alla sua mancanza".  In una sfida equilibrata, possono pesare le prodezze individuali. Vengono in mente i nomi di Alessandro Del Piero da una  parte e Ronaldinho dall'altra. "Sono due giocatori che hanno deciso alcune partite facendo ottime cose. Entrambi hanno grande personalità, forza e il coraggio di prendere in mano la situazione nel corso della partita", dice Ancelotti evidenziando le analogie. Non mancano le differenze: "Del Piero è comunque una bandiera della  Juventus, ha più responsabilità rispetto a Ronaldinho".

Il tecnico invece non è per nulla preoccupato dell'accoglienza che riceverà all'Olimpico dal solito gruppo di tifosi bianconeri. "A tifare Juve sono in 11 milioni, ma quelli che si portano avanti antichi rancori sono solo pochi: per loro sono un nemico, ma questo non mi interessa".

Ancelotti è tornato sulle critiche del presidente Silvio Berlusconi che aveva avanzato l'incapacità di gestire fino in fondo le gare: "in qualche partita c'è stata. A Lecce, effettivamente, abbiamo regalato troppe volte la palla agli avversari". Una battuta, infine, anche sul neo acquisto Thiago Silva: "E' un grandissimo centrale - dice - Ha enormi potenzialità, certo va valutato nel contesto europeo, nel campionato italiano in particolare, ma attualmente è il miglior difensore in circolazione. E' stato un ottimo investimento".

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