Mourinho: "Adriano via dall'Inter? Al suo posto ci penserei"

Calcio
José Mourinho passeggia penserioso davanti alla panchina durante Inter-Chievo
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L'allenatore dei nerazzurri, al termine del match vinto con il Chievo, parla anche dell'attaccante che ora andrà in Brasile a curarsi. Strafelice invece il bomber Zlatan Ibrahimovic, che lancia la sfida: "Quest'anno voglio fare più gol dell'anno scorso"

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"Devo essere sincero: se fossi al posto di Adriano penserei bene se non sia meglio cambiare vita  professionale, visto che qui ha questa immagine difficile da pulire. Da allenatore dell'Inter, mi aspetto che torni il 2 gennaio". Così l'allenatore dell'Inter, José Mourinho, ai microfoni di SKY Sport, andando un po' controcorrente rispetto a quanto dichiarato dal suo presidente poco prima sempre a riguardo di Adriano. L'attaccante, che è tornato a far  parlare di sé nelle ultime settimane, trascorrerà infatti le vacanze in Brasile. "E' solo infortunato, non potrà giocare. E così è andato in vacanza prima. Anche perché è più facile recuperare da un problema muscolare ai 40 gradi del Brasile piuttosto che al freddo di Milano", ha poi aggiunto Mourinho - "Probabilmente lo farò anche con Stankovic che non potrà giocare la prossima partita. Adriano, oltretutto, lì sarà più felice vista l'atmosfera che c'è qui intorno a lui".

Mourinho però non è pienamente soddisfatto della prova dei suoi giocatori, nonostante la vittoria dell'Inter per 4-2 contro il Chievo Verona. "Nel primo tempo abbiamo segnato subito e poi abbiamo giocato con troppa sufficienza, pure nel secondo tempo dopo il raddoppio troppi in campo pensavano che fosse già finita". Il tecnico portoghese esprime un giudizio positivo sugli avversari di turno che "hanno avuto la speranza di vincere, noi sul 2-2 invece abbiamo avuto paura di perdere. Noi oggi come squadra non abbiamo fatto un grande lavoro dal punto di vista difensivo come era capitato con la Juve, la Lazio o la Roma". Una delle componenti del successo nerazzurro per Mourinho è stata la grande prova di Figo e Maicon sulla fascia destra, sottolineando poi che "quando tutti giocano ad alto livello, come negli ultimi 20 minuti, tutto viene più facile. Nel primo tempo troppi giocatori - ha ribadito - hanno giocato su ritmi da allenamento, anche Ibrahimovic. Nel finale siamo fortunamente riusciti a cambiare atteggiamento". Sulla prova dello svedese: "Ibra è un giocatore che, quando il gruppo non gioca bene, può risolvere da solo le sorti di un match. Oggi la squadra sotto pressione ha avuto coraggio e ha permesso a lui di segnare due reti di grande qualità".

Felice invece il mattatore di giornata, il solito Zlatan Ibrahimovic. "Due gol importanti per me e per l'Inter". Due gol firmati Ibra appunto. E che hanno permesso ai nerazzurri di battere 4-2 il Chievo. "Abbiamo vinto una partita difficile - ha detto a SKY - Dopo il 2-2 si era fatta complicata, poi però sono arrivati il terzo e il quarto gol... L'importante è aver vinto, abbiamo preso due reti per niente, ma ci può stare, alla fine abbiamo comunque vinto 4-2. Quest'anno voglio fare più gol dell'anno scorso, l'importante però è vincere. Juve-Milan? Tifo per l'Inter, speriamo pareggino...".