Reja: "Se nel 2009 andiamo in Europa, salgo sul Vesuvio"
CalcioL'allenatore del Napoli scherza alla vigilia dell'ultimo incontro dell'anno contro i granata di Novellino: "Il 2008 è stato straordinario ma bisognerà chiudere quest'annata al meglio possibile". A Torino però non ci saranno Lavezzi, Hamsik e Cannavaro
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Alla vigilia della trasferta di Torino, ultima fatica del 2008, il tecnico del Napoli, Edy Reja traccia un bilancio dell'anno che sta per concludersi, chiede quale regalo al 2009 l'Europa e promette che, se così sarà, percorrerà in bici il tratto da Castel Volturno alla base del Vesuvio per poi "arrivare alla vetta del vulcano a piedi". "Il 2008 è stato straordinario, ci ha regalato sorprese che andavano al di la di ogni aspettativa. A questo punto - sottolinea - bisognerà chiudere quest'annata al meglio possibile, se possibile con una vittoria, e cominciare quella nuova alla grande". Insomma convinzione e determinazione per una squadra che vuole il lasciapassare per l'Europa. "Ci tengo particolarmente a centrare l'Europa - ha evidenziato l'allenatore - sia io sia i ragazzi sappiamo che non sarà semplice perché ci sono tante compagini particolarmente attrezzate e forti sulla carta e poi noi siamo un gruppo giovane che, come è capitato all'Udinese, può incontrare momenti di difficoltà".
Per quanto riguarda il sogno Champions "posso dire che ci sono squadre obiettivamente più forti del Napoli, ma è anche vero che in questo momento noi stiamo correndo e facendo bene. Bisogna però crescere dal punto di vista tattico; qualche volta la generosità ci fa sbagliare, andare in confusione. Altra cosa da migliorare è l'andamento lontano dalle mura amiche. Vorrei che i ragazzi affrontassero le gare in trasferta con la stessa determinazione, lo stesso piglio e la stessa convinzione di quando giocano al San Paolo, non bisogna avere paura di nessuno. Le sconfitte di Milano potevano starci ma Bergamo...".
Intanto domani, al Comunale di Torino, l'undici azzurro, orfano degli squalificati Cannavaro e Lavezzi e di Hamsik, alle prese con un'elongazione del retto addominale sinistro e già volato in Slovacchia per le vacanze natalizie, incontrerà la compagine allenata da Walter Novellino, in passato anch'egli alla guida del club azzurro. "E' vero, domani non ci sarà Lavezzi, un giocatore che soprattutto fuori casa per noi è determinante visto che aggredisce gli spazi - ha continuato il tecnico - ma sono certo che la squadra saprà fare bene come è capitato in altre occasioni. Granata in crisi? Secondo me no. In coppa Italia hanno dimostrato di aver ritrovato smalto".
E poi, tiene a ricordare l'allenatore, "Novellino sa caricare le sue squadre. Sarà una gara difficile, e bisognerà soprattutto evitare di farli passare in vantaggio, perché Walter sa come blindare il risultato. Sono certo che giocheremo una buona partita, nonostante manchino anche Cannavaro ed Hamsik". E proprio le assenze faranno sì che ci saranno cambiamenti in campo. In difesa spazio a Santacroce, Rinaudo e Contini, a centrocampo Blasi farà il centrale, con Pazienza e Gargano incursori e Maggio e Mannini sulle fasce. Davanti la coppia Denis-Zalayeta. "Il mio unico punto di domanda è come sarà la coppia d'attacco - ha concluso Reja - dovremo cercare di giocare corti, e Zalayeta dovrà far salire la squadra e agevolare le penetrazioni dei mediani".
Alla vigilia della trasferta di Torino, ultima fatica del 2008, il tecnico del Napoli, Edy Reja traccia un bilancio dell'anno che sta per concludersi, chiede quale regalo al 2009 l'Europa e promette che, se così sarà, percorrerà in bici il tratto da Castel Volturno alla base del Vesuvio per poi "arrivare alla vetta del vulcano a piedi". "Il 2008 è stato straordinario, ci ha regalato sorprese che andavano al di la di ogni aspettativa. A questo punto - sottolinea - bisognerà chiudere quest'annata al meglio possibile, se possibile con una vittoria, e cominciare quella nuova alla grande". Insomma convinzione e determinazione per una squadra che vuole il lasciapassare per l'Europa. "Ci tengo particolarmente a centrare l'Europa - ha evidenziato l'allenatore - sia io sia i ragazzi sappiamo che non sarà semplice perché ci sono tante compagini particolarmente attrezzate e forti sulla carta e poi noi siamo un gruppo giovane che, come è capitato all'Udinese, può incontrare momenti di difficoltà".
Per quanto riguarda il sogno Champions "posso dire che ci sono squadre obiettivamente più forti del Napoli, ma è anche vero che in questo momento noi stiamo correndo e facendo bene. Bisogna però crescere dal punto di vista tattico; qualche volta la generosità ci fa sbagliare, andare in confusione. Altra cosa da migliorare è l'andamento lontano dalle mura amiche. Vorrei che i ragazzi affrontassero le gare in trasferta con la stessa determinazione, lo stesso piglio e la stessa convinzione di quando giocano al San Paolo, non bisogna avere paura di nessuno. Le sconfitte di Milano potevano starci ma Bergamo...".
Intanto domani, al Comunale di Torino, l'undici azzurro, orfano degli squalificati Cannavaro e Lavezzi e di Hamsik, alle prese con un'elongazione del retto addominale sinistro e già volato in Slovacchia per le vacanze natalizie, incontrerà la compagine allenata da Walter Novellino, in passato anch'egli alla guida del club azzurro. "E' vero, domani non ci sarà Lavezzi, un giocatore che soprattutto fuori casa per noi è determinante visto che aggredisce gli spazi - ha continuato il tecnico - ma sono certo che la squadra saprà fare bene come è capitato in altre occasioni. Granata in crisi? Secondo me no. In coppa Italia hanno dimostrato di aver ritrovato smalto".
E poi, tiene a ricordare l'allenatore, "Novellino sa caricare le sue squadre. Sarà una gara difficile, e bisognerà soprattutto evitare di farli passare in vantaggio, perché Walter sa come blindare il risultato. Sono certo che giocheremo una buona partita, nonostante manchino anche Cannavaro ed Hamsik". E proprio le assenze faranno sì che ci saranno cambiamenti in campo. In difesa spazio a Santacroce, Rinaudo e Contini, a centrocampo Blasi farà il centrale, con Pazienza e Gargano incursori e Maggio e Mannini sulle fasce. Davanti la coppia Denis-Zalayeta. "Il mio unico punto di domanda è come sarà la coppia d'attacco - ha concluso Reja - dovremo cercare di giocare corti, e Zalayeta dovrà far salire la squadra e agevolare le penetrazioni dei mediani".