Mourinho: ''Esultanza esagerata? Non ci speravo più''

Calcio
L'abbraccio tra Mourinho e Maicon dopo il triplice fischio di De Marco a Siena
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Il tecnico portoghese spiega la sua reazione dopo il triplice fischio: "E' stata l'esultanza di un uomo fortunato che non sperava più di vincere. La partita sembrava inestricabile". Sull'errore arbitrale: "Dispiace vincere così, ma gli errori ci stanno"

Quando Maicon ha segnato la rete del  2-1, José Mourinho è stato il primo a correre ad abbracciare il giocatore brasiliano. Un'esultanza inusuale, che il tecnico nerazzurro giustifica così: "L'esultanza di un uomo fortunato che non credeva più di vincere la partita. Altre volte, come con l'Udinese e il Chievo, sono rimasto seduto in panchina. Stavolta non mi sono trattenuto".
E questo perché la partita sembrava inestricabile, per l'Inter. "Il Siena ha giocato benissimo, con grande intensità - ha aggiunto Mourinho  - Giampaolo è bravissimo e ne vanno riconosciuti i meriti, andare via di qui con un pareggio non sarebbe stato un dramma. Noi abbiamo sofferto l'assenza di un giocatore determinante come Stankovic e in attacco, senza Cruz e Adriano e con Balotelli sull'esterno, Ibrahimovic è rimasto da solo favorendo la difesa del Siena".

Momento chiave della partita, la rete in evidente fuorigioco di Maicon: "Dispiace vincere così - ha detto Mourinho - avrei  preferito vincere con la rete di Crespo, che è stato fermato in posizione regolare. Gli errori ci stanno e alla fine del campionato si compensano: io ho perso una semifinale di Champions League per l'errore di un guardalinee, la vita va  avanti".

Eroe della serata è stato Maicon, alla prima doppietta in Italia: "Sono molto felice perché mi è capitato di segnare una doppietta, non mi era mai successo. È una vittoria importante, altri tre punti pesanti prima della sosta natalizia. È stata dura, abbiamo sofferto fino alla fine, ma è andato tutto bene. Loro corrono tanto e giocano un bel calcio. Inoltre, in casa fanno sempre bene e non perdevano da tanto tempo". Sul suo abbraccio con Mourinho dopo il gol: "Non ricordo cosa ci siamo detti quando ci siamo abbracciati. Ma lo sappiamo tutti, lui è un grande e sapeva che era difficile vincere su questo campo. È venuto a festeggiare con noi, è stato un gesto importante anche questo. Ora il campionato torna a gennaio e noi saremo tranquilli fino ad allora".