Della Valle fissa l'obiettivo 2009: "Ritornare in Champions"
CalcioESCLUSIVA SKY. Il presidente della Fiorentina promuove lo staff gigliato per il lavoro fatto e poi ammette: "Di superiore c'è solo l'Inter, cerchiamo di stare vicini a Milan e Juve". Su Gila: "Non una scommessa, Mutu? Ci sono bastati 5 minuti"
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Ormai tornata nel novero delle grandi squadre da un paio di anni la Fiorentina spera, nel nuovo anno, di riconquistare un posto in Champions League dopo l'esperienza positiva e allo stesso tempo amara di questa stagione. Andrea Della Valle, presidente viola, parla delle prospettive dei gigliati e di un progetto che sta crescendo così come preventivato. "Per quello che riguarda la Fiorentina, se sarà data l’opportunità a me e alla mia squadra, noi daremo il massimo per tornare in Champions - ha spiegato a Sky - perché sono convinto che con l'esperienza maturata quest'anno, il prossimo anno la Fiorentina dirà la sua, di questo ne sono straconvinto, soprattutto per i tifosi che lo meritano".
Ed ancora sulle possibilità dei viola: "Non dimentichiamo che la Fiorentina è da quattro stagioni, dalla gestione Prandelli- Corvino, che finisce o terza o quarta, ci siamo un po' confermati come terza o quarta forza del campionato. Quest'anno sarà un po' più difficile, con un Napoli in questa situazione, con un Genoa importante, una Roma tornata ad alti livelli, un'Udinese che sarà lì, ce lo giocheremo in tanti questo quarto posto, che potrebbe anche essere il terzo, perché poi di grandi differenze abbiamo visto che c'è soltanto l'Inter, forse la Juve e forse il Milan. Noi siamo lì, ci manca un qualcosa che forse pensavamo di aver colmato già con questa stagione, siamo a un punto dalla quarta, ci siamo, siamo sulla buona strada, l’importante è continuare in questa gestione abbastanza attenta, fare sacrifici, qualche volta non vendere dei campioni, non fare pazzie. Darei un buon sette alla gestione degli ultimi anni, dell'era Della Valle".
Tornando al mercato, un arrivo, Gilardino e una possibile partenza, quella di Mutu, poi scongiurata. "È stato l’investimento più importante della nostra gestione, è un ragazzo che personalmente seguivamo già da un po’, seguivamo anche la sua crisi a Milano, però sulle qualità non si poteva discutere. Con la garanzia del nostro allenatore, abbiamo sempre visto che cosa ha fatto con la sua gestione, non è stata una scommessa - ha ribadito - Mutu? Ci siamo messi tutti a tavolino e abbiamo capito che, per completare questo progetto, questo avvio alla Champions, dovevamo trattenere il ragazzo, era l'ennesimo sacrificio che questa società doveva fare. Ci siamo messi d'accordo in cinque minuti, con molto buon senso, e Adrian poi è rimasto con noi, è stata la scelta più giusta.
Infine, Prandelli sembra l'antitesi di Mourinho: "Il portoghese non lo conosco personalmente perché non siamo riusciti neanche a incrociarci a Firenze, però è una persona che mi piace moltissimo, mi sta molto simpatico, come tutte le persone che dicono quello che realmente pensano, perché nel calcio non è sempre così scontato. Per il nostro allenatore è superfluo dire altre cose in questi anni, quello che mi piace molto di lui è che, oltre a credere molto nei giovani, se sposa un progetto, come ha fatto con il nostro, è perché poi vede un obiettivo finale, anche importante, quindi non sono due partite che si possono perdere o dei mesi critici che fanno cambiare idea, crediamo un po' tutti insieme in questo progetto".
Ormai tornata nel novero delle grandi squadre da un paio di anni la Fiorentina spera, nel nuovo anno, di riconquistare un posto in Champions League dopo l'esperienza positiva e allo stesso tempo amara di questa stagione. Andrea Della Valle, presidente viola, parla delle prospettive dei gigliati e di un progetto che sta crescendo così come preventivato. "Per quello che riguarda la Fiorentina, se sarà data l’opportunità a me e alla mia squadra, noi daremo il massimo per tornare in Champions - ha spiegato a Sky - perché sono convinto che con l'esperienza maturata quest'anno, il prossimo anno la Fiorentina dirà la sua, di questo ne sono straconvinto, soprattutto per i tifosi che lo meritano".
Ed ancora sulle possibilità dei viola: "Non dimentichiamo che la Fiorentina è da quattro stagioni, dalla gestione Prandelli- Corvino, che finisce o terza o quarta, ci siamo un po' confermati come terza o quarta forza del campionato. Quest'anno sarà un po' più difficile, con un Napoli in questa situazione, con un Genoa importante, una Roma tornata ad alti livelli, un'Udinese che sarà lì, ce lo giocheremo in tanti questo quarto posto, che potrebbe anche essere il terzo, perché poi di grandi differenze abbiamo visto che c'è soltanto l'Inter, forse la Juve e forse il Milan. Noi siamo lì, ci manca un qualcosa che forse pensavamo di aver colmato già con questa stagione, siamo a un punto dalla quarta, ci siamo, siamo sulla buona strada, l’importante è continuare in questa gestione abbastanza attenta, fare sacrifici, qualche volta non vendere dei campioni, non fare pazzie. Darei un buon sette alla gestione degli ultimi anni, dell'era Della Valle".
Tornando al mercato, un arrivo, Gilardino e una possibile partenza, quella di Mutu, poi scongiurata. "È stato l’investimento più importante della nostra gestione, è un ragazzo che personalmente seguivamo già da un po’, seguivamo anche la sua crisi a Milano, però sulle qualità non si poteva discutere. Con la garanzia del nostro allenatore, abbiamo sempre visto che cosa ha fatto con la sua gestione, non è stata una scommessa - ha ribadito - Mutu? Ci siamo messi tutti a tavolino e abbiamo capito che, per completare questo progetto, questo avvio alla Champions, dovevamo trattenere il ragazzo, era l'ennesimo sacrificio che questa società doveva fare. Ci siamo messi d'accordo in cinque minuti, con molto buon senso, e Adrian poi è rimasto con noi, è stata la scelta più giusta.
Infine, Prandelli sembra l'antitesi di Mourinho: "Il portoghese non lo conosco personalmente perché non siamo riusciti neanche a incrociarci a Firenze, però è una persona che mi piace moltissimo, mi sta molto simpatico, come tutte le persone che dicono quello che realmente pensano, perché nel calcio non è sempre così scontato. Per il nostro allenatore è superfluo dire altre cose in questi anni, quello che mi piace molto di lui è che, oltre a credere molto nei giovani, se sposa un progetto, come ha fatto con il nostro, è perché poi vede un obiettivo finale, anche importante, quindi non sono due partite che si possono perdere o dei mesi critici che fanno cambiare idea, crediamo un po' tutti insieme in questo progetto".