Processo Gea, un anno e sei mesi a Luciano Moggi

Calcio
Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus
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L'ex direttore generale della Juventus è stato condannato a conclusione del processo alla Gea World. Il pm aveva chiesto 6 anni. Un anno e due mesi per il figlio Alessandro, assolti gli altri imputati tra cui Davide Lippi

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Due condanne per due episodi di violenza privata e l'assoluzione per tutti gli imputati dall'accusa di associazione per delinquere. E' questa la sentenza del processo Gea. Le uniche condanne sono state emesse nei confronti di Luciano Moggi ad un anno e sei mesi e del figlio Alessandro ad un anno e due mesi.

Le condanne sono state inflitte soltanto per il reato di violenza privata in relazione ai rapporti con alcuni  calciatori. Assolti invece tutti gli altri imputati, a cominciare dall'amministratore delegato della Gea World Franco Zavaglia, per passare poi a Davide Lippi, Francesco Ceravolo e Pasquale Gallo, con formula piena. Per loro il pm aveva chiesto condanne a partire da tre anni e mezzo fino a otto mesi. Agli imputati erano stati contestati ben 15 episodi illeciti che però la sentenza pronunciata dal Tribunale dopo oltre due ore di camera di consiglio ha dichiarato insussistenti.

"Rispetto la sentenza ma aspetto le motivazioni". Queste le prime parole del pm Luca Palamara dopo la decisione dei giudici della X sezione penale del tribunale di Roma.

"Leggeremo le motivazioni per capire le ragioni della condanna inflitta a Luciano Moggi per violenza privata ai giocatori, ma quello che mi preme è che è caduto il reato di associazione per delinquere e che il tribunale non ha ravvisato danni subiti dai procuratori sportivi". E' il commento dell'avvocato Marcello Melandri, difensore dell'ex dg della Juventus condannato a un anno e mezzo di reclusione, rispetto ai sei anni richiesti dall'accusa. Luciano Moggi ha lasciato il Palazzo di  Giustizia senza fare alcun commento. Il figlio Alessandro si è invece soffermato con i giornalisti  per manifestare la sua amarezza. "Non ho fatto nulla. Non ho niente  da rimproverarmi. Il Tribunale stesso ha escluso la sussistenza per  reato di associazione per delinquere che ci era stato contestato".