Gilardino avverte il Milan: ''Se segno potrei esultare''

Calcio
Da quando è passato in viola Gila ha abbandonato il violino, ma continua a suonarle a tutti gli avversari
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A pochi giorni dal match di S.Siro tra rossoneri e viola, l'ex violino rilascia dichiarazioni agrodolci: "Non posso parlare male del Milan, ma a Firenze ho trovato un gruppo e un mister che mi valorizzano. E nell'esultare non c'è nulla di male"

Sabato per la prima volta da quando veste la maglia della Fiorentina tornerà a Milano da avversario. Alberto Gilardino, dalle pagine di Vanity Fair, per cui ha posato per la prima volta con la figlia Ginevra e la compagna Alice Bregoli, si racconta. E alla domanda sulla prossima gara di San Siro dice: "Se segno un gol al Milan? A esultare non c'è nulla di male".

E' un Gilardino soddisfatto a livello privato, certo (una bimba di 10 mesi e un matrimonio alle porte), ma anche e soprattutto a livello professionale. Alla corte di Cesare Prandelli, l'attaccante di Biella ha avuto un'iniezione di fiducia concretizzata anche in campo dai gol e dalle buone prestazioni. Ed è lo stesso Gila ad ammetterlo: "A Prandelli devo moltissimo. Lui e Marcello Lippi, che mi ha riportato in Nazionale, sono allenatori che ti entrano nel cuore".

Passando a parlare del Milan, l'attaccante ha parole agrodolci: "Non posso parlare male di una squadra che mi ha dato una grande chance, la possibilita' di farmi conoscer a livello internazionale. Sono andato via perché stare in panchina o in tribuna non fa per me. A Firenze ho trovato un gruppo e un mister che mi valorizzano". Infine sulla partita Milan-Fiorentina, il Gila non ha dubbi, e nonostante i suoi trascorsi in rossonero dice: "Sono un giocatore d'istinto, non riesco a reprimermi. E nell'esultare non c'è nulla di male".