Manninger rifà posto a Buffon: "Ho realizzato un sogno"
Calcio
Dopo quella con il Catania in Coppa Italia, la partita di campionato con la Lazio di domenica sera sarà l'occasione per il ritorno da titolare di Gianluigi Buffon. Il numero 13 che lo ha sostituito ammette: "Gigi è Gigi, uno che fatto tantissimo"
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Dopo quella con il Catania in Coppa Italia, la partita di campionato con la Lazio di domenica sera sarà l'occasione per il ritorno da titolare di Gianluigi Buffon. Una buona notizia per tutti, alla Juventus. Forse un po' meno per Alex Manninger, secondo portiere di fatto ma primo per necessità. E per un lungo periodo. Ora, il ritorno fra i pali di Buffon coincide con il ritorno dell'austriaco in panchina. "A Siena aspettavo il treno che mi avrebbe portato a un livello più alto- racconta a Sky il bianconero- a lottare per lo scudetto e ad andare in Champions. Sono venuto qui in estate per fare qualche partita in più e invece trovarmi a giocare quasi tutto l'anno è un sogno che si è realizzato. Nel momento in cui Gigi si è fatto male ero pronto perché quando la Juve ti chiama è un onore".
Manninger forse ha un solo rimpianto: quella palla messa in rete da Muntari nel derby d'Italia con l'Inter, costata la sconfitta ai bianconeri. "L'Inter è più forte sulla carta: non è detto, però, che vincano i più forti. Noi allo scudetto ci crediamo, siamo fatti così, abbiamo uno staff e un mister, Ranieri, che sanno come si vince". A Manninger però non peserà lasciare la difesa della porta, ma solo perché si tratta di Buffon. "Se fosse tornato un altro portiere, avrei pensato che non ci sarebbe stato bisogno di fare il cambio perché avevo fatto bene ma... Gigi è Gigi", ammette il numero 13. "E' uno che ha fatto tantissimo nella sua carriera e per la Juve: il suo posto non si discute. In poche parole, è un grande come portiere ma anche come persona e come compagno di squadra. In campo aiuta sempre i compagni e li spinge, mi fa piacere averlo con noi".
Dopo quella con il Catania in Coppa Italia, la partita di campionato con la Lazio di domenica sera sarà l'occasione per il ritorno da titolare di Gianluigi Buffon. Una buona notizia per tutti, alla Juventus. Forse un po' meno per Alex Manninger, secondo portiere di fatto ma primo per necessità. E per un lungo periodo. Ora, il ritorno fra i pali di Buffon coincide con il ritorno dell'austriaco in panchina. "A Siena aspettavo il treno che mi avrebbe portato a un livello più alto- racconta a Sky il bianconero- a lottare per lo scudetto e ad andare in Champions. Sono venuto qui in estate per fare qualche partita in più e invece trovarmi a giocare quasi tutto l'anno è un sogno che si è realizzato. Nel momento in cui Gigi si è fatto male ero pronto perché quando la Juve ti chiama è un onore".
Manninger forse ha un solo rimpianto: quella palla messa in rete da Muntari nel derby d'Italia con l'Inter, costata la sconfitta ai bianconeri. "L'Inter è più forte sulla carta: non è detto, però, che vincano i più forti. Noi allo scudetto ci crediamo, siamo fatti così, abbiamo uno staff e un mister, Ranieri, che sanno come si vince". A Manninger però non peserà lasciare la difesa della porta, ma solo perché si tratta di Buffon. "Se fosse tornato un altro portiere, avrei pensato che non ci sarebbe stato bisogno di fare il cambio perché avevo fatto bene ma... Gigi è Gigi", ammette il numero 13. "E' uno che ha fatto tantissimo nella sua carriera e per la Juve: il suo posto non si discute. In poche parole, è un grande come portiere ma anche come persona e come compagno di squadra. In campo aiuta sempre i compagni e li spinge, mi fa piacere averlo con noi".
