Gioca al posto del gemello squalificato. L'arbitro lo scopre
CalcioE' successo lo scorso 23 novembre in provincia di Isernia, nel campionato di seconda categoria molisana. Scoperta la magagna: 3-0 a tavolino, sanzionata la società di 200 euro e squalificati il dirigente e il giocatore truffaldino
La tentazione si insinua anche nelle menti più integerrime, quando si tratta di gemelli: che sia un'interrogazione a scuola o l'esame della patente, è impossibile che due persone apparentemente uguali non abbiamo mai pensato di provare il fatidico trucchetto. Figuriamoci se si tratta di provare ad eludere il sistema di squalifiche in un campionato di calcio...
Il fatto è successo a Cerro al Volturno, in provincia di Isernia: protagonista Raffaele Caimano.
Nonostante non potesse giocare perché squalificato, è sceso in campo contro il Cerro al Volturno (seconda categoria molisana, girone A) spacciandosi per suo fratello gemello, tesserato per la stessa squadra, il Rufrae Presenzano. L'arbitro è stato tratto in inganno ma non così i dirigenti della squadra molisana che hanno proposto reclamo al giudice sportivo contro l'impiego di Raffaele Caimano.
La Figc ha subito interpellato il direttore di gara che, in un primo momento, non è riuscito ad affermare con certezza quale dei due avesse giocato quel giorno. A questo punto la Federazione ha deciso di convocare presso la propria sede sia l'arbitro sia i due gemelli e l'imbroglio è stato scoperto.
Ora il Rufrae è stato punito con il 3-0 a tavolino e con una sanzione di 200 euro mentre il dirigente accompagnatore è stato squalificato per un mese. Il giocatore pagherà invece la 'bravata' con una squalifica fino al 31 maggio. La partita, sul campo di Cerro al Volturno (Isernia) si era svolta lo scorso 23 novembre.
Il fatto è successo a Cerro al Volturno, in provincia di Isernia: protagonista Raffaele Caimano.
Nonostante non potesse giocare perché squalificato, è sceso in campo contro il Cerro al Volturno (seconda categoria molisana, girone A) spacciandosi per suo fratello gemello, tesserato per la stessa squadra, il Rufrae Presenzano. L'arbitro è stato tratto in inganno ma non così i dirigenti della squadra molisana che hanno proposto reclamo al giudice sportivo contro l'impiego di Raffaele Caimano.
La Figc ha subito interpellato il direttore di gara che, in un primo momento, non è riuscito ad affermare con certezza quale dei due avesse giocato quel giorno. A questo punto la Federazione ha deciso di convocare presso la propria sede sia l'arbitro sia i due gemelli e l'imbroglio è stato scoperto.
Ora il Rufrae è stato punito con il 3-0 a tavolino e con una sanzione di 200 euro mentre il dirigente accompagnatore è stato squalificato per un mese. Il giocatore pagherà invece la 'bravata' con una squalifica fino al 31 maggio. La partita, sul campo di Cerro al Volturno (Isernia) si era svolta lo scorso 23 novembre.