Adri-Ibra, l'Inter è in semifinale
CalcioCOPPA ITALIA/QUARTI. Ai nerazzurri l'ultimo round della sfida infinita contro la Roma: sblocca l'Imperatore, Taddei pareggia i conti e Ibra li chiude. Avanti anche la Samp, che ha battuto 5-2 l'Udinese ai rigori (1-1 dopo i supplementari)
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INTER-UDINESE 2-1
10' pt Adriano (I), 16' st Taddei (R), 17' st Ibrahimovic (I)
Voleva una reazione da parte della sua squadra e l'ha avuta: Josè Mourinho ha visto la sua Inter battere per la terza volta in stagione la Roma giocando un calcio anni luce lontano da quello deprimente visto domenica a Bergamo. Spalletti non potrà quindi difendere la coppa vinta nelle ultime due stagioni, ma anche questa volta la sua squadra fa soffrire i nerazzurri, che se la vedranno in semifinale contro la Sampdoria. Al Meazza finisce 2-1 la solita partita divertente tra le due squadre che si sono divise le ultime quattro edizioni della Coppa italia. Ma Mourinho ha decisamente più motivi per essere felice del suo collega: Adriano è senz'altro un giocatore recuperato alla causa ed è stato tra i migliori in campo e Davide Santon rappresenta davvero un bel giovane su cui puntare anche in futuro. Ma, nel complesso, è tutta l'Inter che dimostra di aver assorbito bene la pesante sconfitta contro l' Atalanta e di essere tutt'altro che una squadra in crisi.
Ci sono ancora giocatori in evidente calo di forma, primo fra tutti Cambiasso, ma la difesa questa volta ha sbandato poco contro una formazione come la Roma, che ha la sua forza davanti. Senza Totti, Doni e Panucci, Spalletti non ha avuto il solito De Rossi a creare tanto gioco e così Baptista e Vucinic non hanno avuto molte palle giocabili e si sono visti entrambi poco. Al posto dell'epurato Maxwell, ci sono quindi i 18 anni appena compiuti di Santon sulla fascia sinistra, mentre in attacco Mourinho lascia in panchina i vari Balotelli, Quaresma e Mancini e schiera Adriano di fianco a Ibrahimovic. Spalletti punta su Brighi e Taddei e lascia Aquilani e Pizarro in panchina. La Roma è comunque un'ottima squadra da incontrare quando si è un po' in crisi di gioco perchè lascia spazio e difende ancora peggio, e così si vede subito un'Inter ben diversa da quella di Bergamo.
Dunque Adriano affianca Ibra nel tandem d'attacco scelto da Mourinho. Ed è proprio il brasiliano che nel primo tempo, al 10', porta in vantaggio i nerazzurri. In avvio di ripresa un bolide di Taddei supera Toldo e i conti sono pareggiati. La gioia dei giallorossi, però, dura appena un minuto. Ibra, dopo un miracolo di Doni su colpo di testa ravvicinato di Samuel (probabile fuorigioco del difensore), regala il gol della qualificazione ai padroni di casa.
SAMPDORIA-UDINESE (1-1) 5-2 ai rigori
10' st Pazzini (S), 18' st rig. Di Natale (U)
Sequenza rigori: Pazzini (S) gol, G. D'Agostino (U) parato, Palombo (S) gol, Di Natale (U) gol, Sammarco (S) gol, Pepe (U) parato, Gastaldello (S) gol.
La Sampdoria, pur senza brillare e senza il suo uomo 'faro' Cassano, passa al Friuli ai rigori e si regala la semifinale di Coppa Italia. Per l'Udinese invece la notte è sempre più buia. La partita si avvia subito su binari abbastanza blandi con l'Udinese che non riesce ad aggredire gli avversari e la Samp che aspetta per ripartire in velocità. Non succede granchè nella prima parte: da notare solamente l'infortunio di Accardi e le conclusioni dalla distanza di Pepe e Stankevicius. I friulani evidenziano i limiti che stanno caratterizzando questo momento assolutamente negativo, mentre gli uomini di Mazzarri, anche loro in crisi, non sembrano in grado di impensierire i padroni di casa.
Nella ripresa cambia abbastanza. Nel senso che la partita si fa un po' più veloce e un po' più bella. La Samp passa al 10' con Pazzini, abile a sfruttare al meglio un invito di Padalino (complice anche una indecisione di Domizzi). Marino corre ai ripari e inserisce D'Agostino e Sanchez per Tissone e Obodo. L'Udinese cambia, si fa più aggressiva. Il pareggio arriva al 18' su rigore trasformato da Di Natale, ma l'Udinese si fa pericolosa anche con Pepe e lo stesso Di Natale che impegnano severamente Mirante. E' Sanchez l'uomo più pericoloso e proprio sul cileno al 42' frana Lucchini. E' rigore, ma questa volta Totò tradisce la sua squadra e tira sul palo. Obbligatori i tempi supplementari. Le due squadra si allungano e succede poco. Qualche tiro dalla distanza e Mazzarri che si fa espellere al 7' del secondo tempo. Poi arrivano i rigori. Per la Samp segnano nell'ordine Pazzini, Palombo, Sammarco e Castaldello. Per l'Udinese solo Di Natale, mentre ciccano D'Agostino e Pepe. Per Marino ancora giorni di pena e dolore.
INTER-UDINESE 2-1
10' pt Adriano (I), 16' st Taddei (R), 17' st Ibrahimovic (I)
Voleva una reazione da parte della sua squadra e l'ha avuta: Josè Mourinho ha visto la sua Inter battere per la terza volta in stagione la Roma giocando un calcio anni luce lontano da quello deprimente visto domenica a Bergamo. Spalletti non potrà quindi difendere la coppa vinta nelle ultime due stagioni, ma anche questa volta la sua squadra fa soffrire i nerazzurri, che se la vedranno in semifinale contro la Sampdoria. Al Meazza finisce 2-1 la solita partita divertente tra le due squadre che si sono divise le ultime quattro edizioni della Coppa italia. Ma Mourinho ha decisamente più motivi per essere felice del suo collega: Adriano è senz'altro un giocatore recuperato alla causa ed è stato tra i migliori in campo e Davide Santon rappresenta davvero un bel giovane su cui puntare anche in futuro. Ma, nel complesso, è tutta l'Inter che dimostra di aver assorbito bene la pesante sconfitta contro l' Atalanta e di essere tutt'altro che una squadra in crisi.
Ci sono ancora giocatori in evidente calo di forma, primo fra tutti Cambiasso, ma la difesa questa volta ha sbandato poco contro una formazione come la Roma, che ha la sua forza davanti. Senza Totti, Doni e Panucci, Spalletti non ha avuto il solito De Rossi a creare tanto gioco e così Baptista e Vucinic non hanno avuto molte palle giocabili e si sono visti entrambi poco. Al posto dell'epurato Maxwell, ci sono quindi i 18 anni appena compiuti di Santon sulla fascia sinistra, mentre in attacco Mourinho lascia in panchina i vari Balotelli, Quaresma e Mancini e schiera Adriano di fianco a Ibrahimovic. Spalletti punta su Brighi e Taddei e lascia Aquilani e Pizarro in panchina. La Roma è comunque un'ottima squadra da incontrare quando si è un po' in crisi di gioco perchè lascia spazio e difende ancora peggio, e così si vede subito un'Inter ben diversa da quella di Bergamo.
Dunque Adriano affianca Ibra nel tandem d'attacco scelto da Mourinho. Ed è proprio il brasiliano che nel primo tempo, al 10', porta in vantaggio i nerazzurri. In avvio di ripresa un bolide di Taddei supera Toldo e i conti sono pareggiati. La gioia dei giallorossi, però, dura appena un minuto. Ibra, dopo un miracolo di Doni su colpo di testa ravvicinato di Samuel (probabile fuorigioco del difensore), regala il gol della qualificazione ai padroni di casa.
SAMPDORIA-UDINESE (1-1) 5-2 ai rigori
10' st Pazzini (S), 18' st rig. Di Natale (U)
Sequenza rigori: Pazzini (S) gol, G. D'Agostino (U) parato, Palombo (S) gol, Di Natale (U) gol, Sammarco (S) gol, Pepe (U) parato, Gastaldello (S) gol.
La Sampdoria, pur senza brillare e senza il suo uomo 'faro' Cassano, passa al Friuli ai rigori e si regala la semifinale di Coppa Italia. Per l'Udinese invece la notte è sempre più buia. La partita si avvia subito su binari abbastanza blandi con l'Udinese che non riesce ad aggredire gli avversari e la Samp che aspetta per ripartire in velocità. Non succede granchè nella prima parte: da notare solamente l'infortunio di Accardi e le conclusioni dalla distanza di Pepe e Stankevicius. I friulani evidenziano i limiti che stanno caratterizzando questo momento assolutamente negativo, mentre gli uomini di Mazzarri, anche loro in crisi, non sembrano in grado di impensierire i padroni di casa.
Nella ripresa cambia abbastanza. Nel senso che la partita si fa un po' più veloce e un po' più bella. La Samp passa al 10' con Pazzini, abile a sfruttare al meglio un invito di Padalino (complice anche una indecisione di Domizzi). Marino corre ai ripari e inserisce D'Agostino e Sanchez per Tissone e Obodo. L'Udinese cambia, si fa più aggressiva. Il pareggio arriva al 18' su rigore trasformato da Di Natale, ma l'Udinese si fa pericolosa anche con Pepe e lo stesso Di Natale che impegnano severamente Mirante. E' Sanchez l'uomo più pericoloso e proprio sul cileno al 42' frana Lucchini. E' rigore, ma questa volta Totò tradisce la sua squadra e tira sul palo. Obbligatori i tempi supplementari. Le due squadra si allungano e succede poco. Qualche tiro dalla distanza e Mazzarri che si fa espellere al 7' del secondo tempo. Poi arrivano i rigori. Per la Samp segnano nell'ordine Pazzini, Palombo, Sammarco e Castaldello. Per l'Udinese solo Di Natale, mentre ciccano D'Agostino e Pepe. Per Marino ancora giorni di pena e dolore.