"Mou parla come Moggi". Indignato l'interista Severgnini
CalcioIL CASO. "Il primo scudetto ve lo hanno dato in segreteria, il secondo lo avete vinto perché non c'era nessuno, il terzo all'ultimo minuto. Siete una squadra di...", avrebbe detto il tecnico nerazzurro secondo la ricostruzione de La Repubblica
"Se quelle parole le dice Moggi va bene, ma se le avesse dette Mourinho, sarebbe grave. Soprattutto perché non é vero". Beppe Severgnini, giornalista e scrittore di fede interista, commenta così gli articoli di stampa sulla presunta sfuriata del tecnico nerazzurro nello spogliatoio dopo Atalanta-Inter, in cui avrebbe pesantemente svalutato i tre scudetti consecutivi degli ultimi tre anni.
"Il primo scudetto ve lo hanno dato in segreteria, il secondo lo avete vinto perché non c'era nessuno, il terzo all'ultimo minuto. Siete una squadra di...", avrebbe detto Mourinho secondo la ricostruzione de La Repubblica.Severgnini è scettico sul fatto che The Special One abbia usato argomenti del genere, ma, se fosse vero, lo riterrebbe "grave". "Sono argomenti delicati, toccano corde che hanno fatto soffrire molto in passato. E soprattutto, quello che avrebbe detto Mourinho sugli scudetti non è vero". In questo caso, secondo Severgnini, Moratti sarebbe potuto rimanere "non solo toccato, ma anche preoccupato". Il giornalista espone la sua teoria: "Mancini è stato mandato via perché era bravo, antipatico, ma psicologicamente fragile, al di là della spavalderia. Forse Moratti, dopo Bergamo, si sta chiedendo se anche Mourinho non sia cosi".
"Il primo scudetto ve lo hanno dato in segreteria, il secondo lo avete vinto perché non c'era nessuno, il terzo all'ultimo minuto. Siete una squadra di...", avrebbe detto Mourinho secondo la ricostruzione de La Repubblica.Severgnini è scettico sul fatto che The Special One abbia usato argomenti del genere, ma, se fosse vero, lo riterrebbe "grave". "Sono argomenti delicati, toccano corde che hanno fatto soffrire molto in passato. E soprattutto, quello che avrebbe detto Mourinho sugli scudetti non è vero". In questo caso, secondo Severgnini, Moratti sarebbe potuto rimanere "non solo toccato, ma anche preoccupato". Il giornalista espone la sua teoria: "Mancini è stato mandato via perché era bravo, antipatico, ma psicologicamente fragile, al di là della spavalderia. Forse Moratti, dopo Bergamo, si sta chiedendo se anche Mourinho non sia cosi".