CastorDinho o Acchiappasogni, ecco il derby dei soprannomi
CalcioInter-Milan sarà sfida sul campo ma anche scontro sulla fantasia e l'originalità dei nomignoli dati ai protagonisti in campo. El tractor Zanetti pronto ad asfaltare La Torre Ambrosini, ma occhio alle magie di Mago Merlino Pirlo
VINCERE E' ANCORA NELLE TUE MANI CON FANTASCUDETTO
COMMENTA NEL FORUM DI MILAN E INTER
di AUGUSTO DE BARTOLO
Non una semplice partita di calcio, il derby della Madonnina, sfida che esula dalla fisicità dei suoi protagonisti, talvolta traslati, secondo sfumature semantiche sì legate al loro apparire, ma che connotano un modo di essere sul campo esaltando caratteristiche e doti. La Beneamata contro il Diavolo, Inter-Milan, il derby dei soprannomi, parte da qui, ancorato a uno stadio, non San Siro ma La Scala del calcio, che vedrà di fronte, uno contro uno personaggi di un mondo che, a volte, sembra fantastico, legato alla realtà delle cose soltanto dalla consapevolezza, dei tifosi più accaniti, che questo o quell'altro, in fondo, si chiamano anche così.
Due formazioni impossibili da leggere sui giornali o da udire dalla voce di un pur parziale speaker, scontri fra titani e duelli, stando ai nomignoli dei 22 che andranno in campo, dall'esito tutt'altro che scontato. Sarà difficile battere un portiere, Julio Cesar l'Acchiappasogni, capace di parare l'immateriale, specie se a concludere a rete non sarà un Drago come Stankovic, bensì il piede palmato del Papero rossonero Pato. E' vero che una magia di Mago Merlino Pirlo potrebbe far scomparire il problema, ma per CastorDinho non sarà semplice rosicchiare il Muro e andare dritto all'obiettivo anche perché Matrix, con le sue lunghe leve, potrebbe distorcere una realtà tecnica sbilanciata, alla vigilia, a favore del brasiliano.
Se Willy Wonka Seedorf cercherà di tenere a bada il Cuchu Cambiasso, magari addolcendone l'efficacia, el tractor Zanetti dovrà scavare il solco tra sè e La Torre Ambrosini. Il Capitano, quanto a gradi, è un palmo sotto l'Imperatore, ma non è detto che Il Genio Ibrahimovic abbia necessariamente la meglio sul Moschettiere Kaladze. Sulla corsia il Diavolo è pronto a giocare un tiro mancino alla Beneamata: Zambrotta, l'uomo che sussurrava ai cavalli, in barba al proverbio, non scherzerà coi Fanti, bensì con Santon...Ma questa è solo una finzione, da domenica Schiuma e Bollicine, ci penserà Beckham a dare il via. Tutto è pronto, Ciak si gira!
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Non una semplice partita di calcio, il derby della Madonnina, sfida che esula dalla fisicità dei suoi protagonisti, talvolta traslati, secondo sfumature semantiche sì legate al loro apparire, ma che connotano un modo di essere sul campo esaltando caratteristiche e doti. La Beneamata contro il Diavolo, Inter-Milan, il derby dei soprannomi, parte da qui, ancorato a uno stadio, non San Siro ma La Scala del calcio, che vedrà di fronte, uno contro uno personaggi di un mondo che, a volte, sembra fantastico, legato alla realtà delle cose soltanto dalla consapevolezza, dei tifosi più accaniti, che questo o quell'altro, in fondo, si chiamano anche così.
Due formazioni impossibili da leggere sui giornali o da udire dalla voce di un pur parziale speaker, scontri fra titani e duelli, stando ai nomignoli dei 22 che andranno in campo, dall'esito tutt'altro che scontato. Sarà difficile battere un portiere, Julio Cesar l'Acchiappasogni, capace di parare l'immateriale, specie se a concludere a rete non sarà un Drago come Stankovic, bensì il piede palmato del Papero rossonero Pato. E' vero che una magia di Mago Merlino Pirlo potrebbe far scomparire il problema, ma per CastorDinho non sarà semplice rosicchiare il Muro e andare dritto all'obiettivo anche perché Matrix, con le sue lunghe leve, potrebbe distorcere una realtà tecnica sbilanciata, alla vigilia, a favore del brasiliano.
Se Willy Wonka Seedorf cercherà di tenere a bada il Cuchu Cambiasso, magari addolcendone l'efficacia, el tractor Zanetti dovrà scavare il solco tra sè e La Torre Ambrosini. Il Capitano, quanto a gradi, è un palmo sotto l'Imperatore, ma non è detto che Il Genio Ibrahimovic abbia necessariamente la meglio sul Moschettiere Kaladze. Sulla corsia il Diavolo è pronto a giocare un tiro mancino alla Beneamata: Zambrotta, l'uomo che sussurrava ai cavalli, in barba al proverbio, non scherzerà coi Fanti, bensì con Santon...Ma questa è solo una finzione, da domenica Schiuma e Bollicine, ci penserà Beckham a dare il via. Tutto è pronto, Ciak si gira!