Casa Moratti: ciò che l'Expò divide, il derby unisce

Calcio
Massimo e Milly Moratti al San Siro
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In contrasto sul futuro dell'Esposizione universale, le cognate Letizia, sindaco di Milano, e Milly, consigliere d'opposizione e moglie del patron nerazzurro, non hanno invece dubbi sulla stracittadina: "Il cuore dice sempre Inter"

VINCERE E' ANCORA NELLE TUE MANI CON FANTASCUDETTO

COMMENTA NEL FORUM DI MILAN E INTER

La frenesia e l'aria elettrizzata della vigilia del derby della Madonnina sono riuscite a scuotere  persino l'atmosfera seriosa di un convegno politico su Expo 2015  organizzato dal Pd. E, almeno questa volta, a mettere dalla  stessa parte il sindaco Letizia Moratti (Pdl) e la cognata Milly, consigliera di opposizione. Divise sul futuro dell'Esposizione universale ma unite dalla fede per l'Inter.

"Cosa volete che vi dica - ha risposto Letizia Moratti  all'inaspettata domanda su un pronostico per il derby - con il  cuore che vinca l'Inter... poi che vinca il migliore". Dal  palco il sindaco era appena tornata a sottolineare la necessità di rispettare il dossier di candidatura dell'Expo che Milly già discettava sull'inevitabilità di rivedere "un progetto non  costruito sulla città".

Distanze siderali, che solo la passione nerazzurra ha potuto  sanare. "Sarebbe più sano - ha ammesso la moglie del patron nerazzurro - che la città si dividesse tra Inter e Milan invece  che sul suo futuro. Il derby, a differenza dell'Expo, è un evento istantaneo, che si deve vivere con la stessa passione  della prima di un'opera o di uno spettacolo".

Nonostante i discorsi impegnati, in tanti oggi avevano il  pensiero già rivolto alla grande sfida del Meazza. "Domani -  ha scommesso il presidente della Provincia Filippo Penati, irriducibile milanista - con un sonoro 2 a 0 avremo la  certificazione della superiorità del Milan in questo momento".

Per scalfire queste granitiche certezze il presidente del  Consiglio comunale, Manfredi Palmeri, di comprovata fede  nerazzurra, si è affidato all'ironia. "Uno dei seminari del convegno - ha scherzato - ha questo titolo: 'l'importanza di una sfida e la paura di perderlà. Sembra scritto da Carlo Ancelotti".