Adriano può festeggiare, il Giudice Sportivo lo assolve
CalcioNel giorno del suo compleanno al brasiliano è giunto il regalo più atteso: nessuna sanzione per il fallo di mano sul gol nel derby contro il Milan. Esaminata la prova tv Gianpaolo Tosel ha deciso di non squalificare il giocatore
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Assolto Adriano. Nessun provvedimento è stato preso dal giudice sportivo nei confronti del brasiliano dell'Inter, dopo aver esaminato, attraverso la prova tv, la segnalazione del procuratore federale per il gol realizzato con un tocco di braccio in occasione del derby con il Milan. Secondo Tosel l'arbitro aveva convalidato il gol non avendo avuto "la certezza che il calciatore avesse colpito il pallone volontariamente con il braccio e non avendo avuto la percezione che lo stesso gesto fosse finalizzato a un comportamento antisportivo": Rosetti aveva precisato questa sua posizione nel supplemento di rapporto inviato ieri al giudice.
Tosel ha aggiunto che la valutazione che gli compete riguarda solo la volontarietà del fallo di mano per punire l'eventuale condotta antisportiva e ha deciso di non prendere provvedimenti perché "la certezza arbitrale circa la involontarietà del gesto può non essere condivisa ma, per converso, le immagini televisive non consentono di ritenere, nell'esclusione di ogni ragionevole dubbio, che il pallone fosse stato "volontariamente" colpito per realizzare la rete, in considerazione della complessiva dinamica del movimento del corpo in elevazione e della non innaturale posizione del braccio al momento dell'impatto con il pallone, negli attimi immediatamente successivi all'iniziale deviazione di testa. E un dubbio, anche se residuale, è incompatibile con l'affermazione di responsabilità disciplinare per condotta gravemente antisportiva".
Assolto Adriano. Nessun provvedimento è stato preso dal giudice sportivo nei confronti del brasiliano dell'Inter, dopo aver esaminato, attraverso la prova tv, la segnalazione del procuratore federale per il gol realizzato con un tocco di braccio in occasione del derby con il Milan. Secondo Tosel l'arbitro aveva convalidato il gol non avendo avuto "la certezza che il calciatore avesse colpito il pallone volontariamente con il braccio e non avendo avuto la percezione che lo stesso gesto fosse finalizzato a un comportamento antisportivo": Rosetti aveva precisato questa sua posizione nel supplemento di rapporto inviato ieri al giudice.
Tosel ha aggiunto che la valutazione che gli compete riguarda solo la volontarietà del fallo di mano per punire l'eventuale condotta antisportiva e ha deciso di non prendere provvedimenti perché "la certezza arbitrale circa la involontarietà del gesto può non essere condivisa ma, per converso, le immagini televisive non consentono di ritenere, nell'esclusione di ogni ragionevole dubbio, che il pallone fosse stato "volontariamente" colpito per realizzare la rete, in considerazione della complessiva dinamica del movimento del corpo in elevazione e della non innaturale posizione del braccio al momento dell'impatto con il pallone, negli attimi immediatamente successivi all'iniziale deviazione di testa. E un dubbio, anche se residuale, è incompatibile con l'affermazione di responsabilità disciplinare per condotta gravemente antisportiva".