Inter, un allenamento speciale in vista del Manchester
CalcioA San Siro. Lo ha voluto Josè Mourinho per provare il terreno rizollato da poco che nel derby ha creato più di un problema ai tacchetti dei giocatori. Un'ora e mezza per provare a immaginare come sarà quando di fronte si troveranno Cristiano Ronaldo
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Un allenamento speciale per una partita speciale. A San Siro. Lo ha voluto Josè Mourinho, per provare il terreno rizollato da poco che nel derby ha creato più di un problema ai tacchetti dei giocatori, ma anche per far respirare ai suoi l'atmosfera dello stadio dove martedì l'Inter sfiderà il Manchester.
Una gara fondamentale per la stagione nerazzurra, al punto che San Siro è stato blindato per tutta la mattinata: ingresso consentito soltanto ai dipendenti di Inter e Milan che allo stadio lavorano durante la settimana, niente visite guidate, divieto di accesso persino per chi doveva fare le consegne. Josè Mourinho non voleva nessuno, soltanto lui e la sua squadra.
Per un'ora e mezza, per provare a immaginare come sarà quando di fronte si troveranno Cristiano Ronaldo. Con particolare attenzione ai movimenti di Balotelli e Vieira: il primo potrebbe tornare titolare a Bologna al posto di Adriano, il secondo sabato si giocherà le ultime possibilità per una maglia da titolare contro il Manchester. Mourinho ha bisogno dei suoi centrimetri in attacco e in difesa, e per fargli posto è pronto ad arretrare Zanetti al posto di Santon. In questa strana giornata il più felice di tutti è stato Julio Cesar, che abita poco lontano dal Meazza. Il brasiliano è andato e tornato dallo stadio a piedi, tenendo per mano i figli che hanno accompagnato il papà al lavoro.
Non è stata però una novità assoluta: l'Inter si era già allenata a San Siro prima della supercoppa italiana contro la Roma e durante la sosta invernale. Guarda caso due momenti chiave: il primo banco di prova per Mourinho in Italia e l'inizio di un anno in cui molti si aspettavano un passo falso.
Che in campionato non c'è stato, e per evitare che accada in Champions il portoghese li ha riportati a San Siro. Non si sa mai.
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Una gara fondamentale per la stagione nerazzurra, al punto che San Siro è stato blindato per tutta la mattinata: ingresso consentito soltanto ai dipendenti di Inter e Milan che allo stadio lavorano durante la settimana, niente visite guidate, divieto di accesso persino per chi doveva fare le consegne. Josè Mourinho non voleva nessuno, soltanto lui e la sua squadra.
Per un'ora e mezza, per provare a immaginare come sarà quando di fronte si troveranno Cristiano Ronaldo. Con particolare attenzione ai movimenti di Balotelli e Vieira: il primo potrebbe tornare titolare a Bologna al posto di Adriano, il secondo sabato si giocherà le ultime possibilità per una maglia da titolare contro il Manchester. Mourinho ha bisogno dei suoi centrimetri in attacco e in difesa, e per fargli posto è pronto ad arretrare Zanetti al posto di Santon. In questa strana giornata il più felice di tutti è stato Julio Cesar, che abita poco lontano dal Meazza. Il brasiliano è andato e tornato dallo stadio a piedi, tenendo per mano i figli che hanno accompagnato il papà al lavoro.
Non è stata però una novità assoluta: l'Inter si era già allenata a San Siro prima della supercoppa italiana contro la Roma e durante la sosta invernale. Guarda caso due momenti chiave: il primo banco di prova per Mourinho in Italia e l'inizio di un anno in cui molti si aspettavano un passo falso.
Che in campionato non c'è stato, e per evitare che accada in Champions il portoghese li ha riportati a San Siro. Non si sa mai.