Il Milan fa retromarcia: "Beckham non ci cambia la vita"

Calcio
Adriano Galliani e David Beckham a S.Siro
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Adriano Galliani sulla difficile trattativa con i Los Angeles Galaxy per tenere il centrocampista inglese: "Da noi David è una stella tra le stelle, lì è invece la stella. Ecco perché c'è una grande differenza fra la cifra offerta e quella richiesta"

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"C'è grande differenza fra il Beckham statunitense e quello europeo". L'ad del Milan, Adriano Galliani, torna a parlare del tormentone che riguarda il centrocampista inglese. "Capisco le motivazioni dei Los Angeles Galaxy, per loro Beckham è il testimonial ideale per il campionato ancora da lanciare. Ma a noi Beckham non cambia la vita nel Milan: è una stella fra le stelle, là invece è la stella. Ecco perché - spiega l'ad rossonero a Milan Channel- c'è una grande differenza fra la cifra offerta e quella richiesta".

Galliani è pronto ad aspettare il prossimo gennaio, quando l'inglese sarà libero di accasarsi dove vuole: per questo per il cartellino del giocatore non sono in agenda spese folli. "Beckham è un giocatore libero da gennaio 2010, mancano pochissimi mesi...". Ma si fa strada anche l'ipotesi di un impegno ancora part-time del centrocampista, fino a maggio al Milan e poi in America per concludere la stagione con i Galaxy.

Silvio Berlusconi "parla sempre a fin di bene" e lo fa "per spronare tutta la società a fare meglio". Così Adriano Galliani ha commentato invece le parole del patron rossonero dopo il pareggio per 1-1 di mercoledì in casa del Werder Brema, da lui definito "raccapricciante". Galliani, ai microfoni di Milan Channel, ha smorzato le interpretazioni date alla dura presa di posizione di Berlusconi: "E' il nostro presidente e quando parla parla sempre a fin di bene, per spronare tutta la società a fare meglio. E poi - ha spiegato l'ad rossonero - ci becca sempre perché capisce tanto di calcio. Il Milan continua ad essere in cima ai suoi pensieri, lui soffre perché è un grandissimo tifoso e rispetto agli altri tifosi ha anche un merito un po' maggiore, perché ha messo tanti soldini per far diventare grande questa società".