Verdelli commosso: la Gazzetta ha perso il suo Capitano...

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Il direttore della Rosea ricorda il collega scomparso. Lunedì lo spazio della rubrica di Cannavò uscirà vuoto: "Per noi è una giornata triste perchè lui era una delle anime più importanti della storia della Gazzetta. Uomo e giornalista di valore assoluto"

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LA SUA ULTIMA RUBRICA VENERDI' SULLA GAZZETTA

La clinica Santa Rita di Milano ha allestito la camera ardente per Candido Cannavò, l'ex direttore della Gazzetta dello Sport scomparso questa mattina. Sarà quindi possibile rendere l'ultimo saluto al giornalista dalle ore 14 alle ore 21 di domenica, con ingresso da via Jommelli 13. La salma di Cannavò sarà poi trasferita alla camera ardente allestita presso la sede Rcs di via Solferino 26, Sala Montanelli, a partire dalle ore 9 di lunedì 23 febbraio.

La Gazzetta dello Sport perde il suo "capitano". ha commentato così l'attuale direttore della "rosa", Carlo Verdelli, la scomparsa di Candido Cannavò. "Per noi - ha aggiunto a Sky - è una giornata triste perchè lui era una delle anime più importanti della storia della Gazzetta. Uomo e giornalista di valore assoluto e fino all'ultimo, prima del malore che lo ha portato via, ha dedicato tutte le sue energie per fare il suo mestiere di giornalista come fosse il primo giorno. Non ho mai conosciuto un giornalista così appassionato, competente e così innamorato dello sport e della Gazzetta dello Sport".

Verdelli ha spiegato che il giornale è stato "travolto" dai massaggi e dalle lettere e che domani uscirà con la rubrica di Cannavò "Fatemi Capire" vuota. Verdelli riconosce all'ex direttore di essere stato tra i principali artefici dell'affermazione della Gazzetta con la sua "capacità di prendere lo sport dal verso giusto, dal punto di vista della passione, e di aver introdotto un linguaggio commestibile e di aver scelto il rispetto delle regole come la bussola principale. Cannavò era un leone - ha aggiunto - non si tirava mai indietro di fronte alle polemiche. Aveva delle idee forti che difendeva sempre con onestà. Era un uomo incapace di odiare. La Gazzetta dello Sport perde l'anima e il suo capitano, il nostro impegno sarà onorare questa figura facendo il giornale come lo avrebbe voluto".