Storico direttore della Gazzetta dello Sport ed editorialista, si è spento questa mattina all'ospedale Santa Rita di Milano. Aveva 78 anni. Vittima di un'emorragia cerebrale, era stato ricoverato giovedì pomeriggio. Martedì i funerali. IL VIDEO
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LA SUA ULTIMA RUBRICA VENERDI' SULLA GAZZETTA
Candido Cannavò è morto. Se ne è andato a 78 anni, vittima di una emorragia cerebrale. Lo storico direttore della Gazzetta dello Sport, poi editorialista, ha accusato un malore nel primo pomeriggio di giovedì, mentre era in redazione, ed è stato ricoverato all'ospedale Santa Rita di Milano. Durante la scorsa notte Cannavò ha avuto una grave crisi ipotensiva con scompenso cardiocircolatorio e oscillazione dei parametri vitali. Questa mattina è sopraggiunta la morte per arresto cardiocircolatorio. I funerali svolgeranno martedì pomeriggio a Milano. La cerimonia funebre, fa sapere il sito internet del quotidiano sportivo, si terrà nella chiesa di San Pietro in Sala a Piazza Wagner. La camera ardente sarà aperta lunedì dalle 11 alle 21 e martedì dalle 9 alle 14 presso la sala Montanelli in Via Solferino 36.
Siciliano di Catania, prima inviato e poi direttore, ha guidato La Gazzetta dello Sport per lo storico record di 19 anni. E proprio nella mensa di via Solferino, giovedì pomeriggio, "lo aveva preso in contropiede un malore".
L'Inter esprime il suo cordoglio per la scomparsa di Candido Cannavò, "Lo sport italiano saluta un grande campione che se ne va: ci ha lasciato Candido Cannavò. Aveva 78 anni", si legge nella homepage del sito del club nerazzurro. "In tutta la sua vita, da giornalista, ha raccontato gli uomini e non solo gli atleti, le emozioni e non solo le vittorie o le sconfitte. Con le parole, ha giocato e combattuto. Sempre sulla linea dell'equilibrio. Spesso dalla parte degli altri. Lo ricordiamo, per esempio, a organizzare incontri con i campioni nel carcere di San Vittore, là dove non brilla Milano. L'entusiasmo infantile, la felicità di regalare felicità, una lucida saggezza e una sana ironia. Per accendere la luce dove luce non c'è".
"Ora, caro Direttore - prosegue la nota - se ce lo permette, la immaginiamo là, dove c'è un posto per tutti, a parlare con il suo amico Giacinto Facchetti. Due persone per bene. Ne avremmo avuto ancora tanto bisogno. Alla signora Franca, ad Alessandro, Marilisa e Marco l'abbraccio di tutta l'Inter e di tutti gli interisti".
Omaggio al direttore Cannavò anche sul sito della Juventus : "Il mondo del giornalismo sportivo ha perso uno dei suoi maestri. La Juventus ricorda un personaggio che ha contribuito a far conoscere e capire lo sport agli italiani". Anche Roma e Milan hanno ricordato Cannavò attraverso il proprio sito internet.
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Candido Cannavò è morto. Se ne è andato a 78 anni, vittima di una emorragia cerebrale. Lo storico direttore della Gazzetta dello Sport, poi editorialista, ha accusato un malore nel primo pomeriggio di giovedì, mentre era in redazione, ed è stato ricoverato all'ospedale Santa Rita di Milano. Durante la scorsa notte Cannavò ha avuto una grave crisi ipotensiva con scompenso cardiocircolatorio e oscillazione dei parametri vitali. Questa mattina è sopraggiunta la morte per arresto cardiocircolatorio. I funerali svolgeranno martedì pomeriggio a Milano. La cerimonia funebre, fa sapere il sito internet del quotidiano sportivo, si terrà nella chiesa di San Pietro in Sala a Piazza Wagner. La camera ardente sarà aperta lunedì dalle 11 alle 21 e martedì dalle 9 alle 14 presso la sala Montanelli in Via Solferino 36.
Siciliano di Catania, prima inviato e poi direttore, ha guidato La Gazzetta dello Sport per lo storico record di 19 anni. E proprio nella mensa di via Solferino, giovedì pomeriggio, "lo aveva preso in contropiede un malore".
L'Inter esprime il suo cordoglio per la scomparsa di Candido Cannavò, "Lo sport italiano saluta un grande campione che se ne va: ci ha lasciato Candido Cannavò. Aveva 78 anni", si legge nella homepage del sito del club nerazzurro. "In tutta la sua vita, da giornalista, ha raccontato gli uomini e non solo gli atleti, le emozioni e non solo le vittorie o le sconfitte. Con le parole, ha giocato e combattuto. Sempre sulla linea dell'equilibrio. Spesso dalla parte degli altri. Lo ricordiamo, per esempio, a organizzare incontri con i campioni nel carcere di San Vittore, là dove non brilla Milano. L'entusiasmo infantile, la felicità di regalare felicità, una lucida saggezza e una sana ironia. Per accendere la luce dove luce non c'è".
"Ora, caro Direttore - prosegue la nota - se ce lo permette, la immaginiamo là, dove c'è un posto per tutti, a parlare con il suo amico Giacinto Facchetti. Due persone per bene. Ne avremmo avuto ancora tanto bisogno. Alla signora Franca, ad Alessandro, Marilisa e Marco l'abbraccio di tutta l'Inter e di tutti gli interisti".
Omaggio al direttore Cannavò anche sul sito della Juventus : "Il mondo del giornalismo sportivo ha perso uno dei suoi maestri. La Juventus ricorda un personaggio che ha contribuito a far conoscere e capire lo sport agli italiani". Anche Roma e Milan hanno ricordato Cannavò attraverso il proprio sito internet.