Collina apre al cartellino arancione: "C'è la proposta"

Calcio
Pierluigi Collina spiega le ultime decisioni dei direttori di gara e pare a doppio arbitro e moviola
collina_pierluigi

Il designatore degli arbitri ha parlato di moviola e involontarietà dei falli di mano ammettendo poi la possibilità che l'International Board valuti la cosiddetta espulsione a tempo per una particolare tipologia di interventi

GUARDA LA MOVIOLA CON IL COMMENTO DI SCONCERTI

"Lo stato di salute è buono, gli arbitri stanno cercando di migliorare attraverso il lavoro, è l'unica strada percorribile". Cosiì il designatore Pierluigi Collina a Radio Anch'io Lo Sport sul momento dei nostri arbitri, spesso criticati. Collina poi illustra in maniera molto ampia la regola legata ai falli di mano, per far capire meglio gli episodi delle ultime giornate. "Il regolamento è chiaro e lascia discrezionalità all'arbitro - spiega - L'articolo 12 parla di volontarietà, quindi un fallo di mano è da fischiare solo se questo è volontario ed è dificile in campo stabilirlo. Lo stesso regolamento fissa dei parametri. Prima di tutto bisogna osservare il movimento del braccio, ovvero se è questo che va verso il pallone o viceversa, quindi la distanza, per cui se è breve non c'è il tempo per reagire. Infine da osservare la posizione delle mani e delle braccia e le linee guida Uefa parlano di posizione naturale ovvero legata al gesto tecnico che un giocatore sta compiendo, quindi non si parla di braccia larghe o strette ma di movimento naturale. Il calcio si gioca con tutte le parti del corpo escluse braccia o mani che consentono però al giocatore di avere equilibrio. Ultima cosa il regolamento non prevede una differenza tra il ruolo del giocatore, ovvero se questo è un attaccante o un difensore, ma si parla solo di volontarietà. In un calcio molto più veloce, come quello odierno rende più complicate le valutazioni".

Collina poi entra nel dettaglio degli ultimi episodi che hanno fatto discutere. "Gol di Adriano era regolare? Io ero in tribuna seduto di fianco a un allenatore di grande esperienza come Trapattoni e nessuno in diretta si è accorto di nulla, così come sabato a Bologna. Platini ha detto che il contatto con la mano, con due giudici di porta, sarebbe forse stato visto, ma non ha detto che era assolutamente fallo come qualcuno ha sostenuto. Su quello di Bologna non si può neppure parlare di fallo. Prima venivano puniti contatti di mano dove il pallone colpiva la coscia e poi il braccio del giocatore. Nei tre casi di questo ultimo week end, Yepes, Natali e Legrottaglie non credo che si possa sostenere che ci sia stata volontarietà o il tentativco di sfruttare questa maggiore disponibilità del regolamento. In tutti i tre casi si trovavano a un metro dall'avversario che tira. Cambiasso? Il cross di Britos parte da 8 metri, il discorso è diverso. Per gli arbitri la soluzione più semplice sarebbe punire tutte le volte che il pallone tocca la mano, poi, però, come ha raccontato Baggio nel suo libro, si arriverebbe a cercare la mano dell'avversario come avvenne nel '98 in Italia-Cile. La moviola? Non è un nemico degli arbitri, si cerca di sbagliare il meno possibile con le armi della preparazione, dell'esperienza e dell'intuito. Non è una guerra fatta a qualcuno, gli arbitri non decidono le regole ma le applicano.

Il doppio arbitro? E' un'idea a cui Platini tiene molto, il presidente della Figc Abete ha confermato la disponibilità dell'Italia a sperimentare, come è avvenuto in passato e credo sia una grande opportunità per il calcio italiano. Io ho parlato con gli arbitri che lo hanno sperimenttao e il riscontro che mi hanno dato è che avevano un maggiore controllo su quello che avveniva in area e comunque la decisione finale sarebbe presa sempre dal capo arbitro".  Infine si parla dell'espulsione a tempo, il cosidetto cartellino arancione. "Sabato l'international board ne parlerà. Si tratta di quelle situazioni in cui un cartellino rosso sembra eccessivo, mentre quello giallo un provvedimento poco severo".