Squalifica, la Wada può riaprire il caso Mannini-Possanzini
Calcio
L'Agenzia internazionale antidoping ha fatto sapere che non si opporrebbe ad un eventuale ricorso dei calciatori, squalificati per un anno dopo essersi presentati in ritardo ad un controllo quando indossavano la maglia del Brescia
INTERVIENI SUBITO NEL FORUM DEL NAPOLI E DEL BRESCIA
La Wada, l'Agenzia internazionale antidoping, ha fatto sapere che non si opporrebbe ad un eventuale ricorso dei calciatori Daniele Mannini e Davide Possanzini. I due sono stati squalificati per un anno dopo essersi presentati in ritardo ad un controllo antidoping, al termine di una partita di campionato: all'epoca dei fatti entrambi giocavano nel Brescia (Mannini adesso è in forza al Napoli). "Non stiamo dicendo che saremmo a favore di una minore sanzione", ha spiegato il direttore generale dell'Agenzia mondiale antidoping, David Howman. "Ma abbiamo ricevuto una richiesta da parte degli interessati, che chiedono la riapertura del caso, e abbiamo detto al giudice che se hanno la capacità di farlo non ci sarebbe opposizione da parte nostra".
La Wada, l'Agenzia internazionale antidoping, ha fatto sapere che non si opporrebbe ad un eventuale ricorso dei calciatori Daniele Mannini e Davide Possanzini. I due sono stati squalificati per un anno dopo essersi presentati in ritardo ad un controllo antidoping, al termine di una partita di campionato: all'epoca dei fatti entrambi giocavano nel Brescia (Mannini adesso è in forza al Napoli). "Non stiamo dicendo che saremmo a favore di una minore sanzione", ha spiegato il direttore generale dell'Agenzia mondiale antidoping, David Howman. "Ma abbiamo ricevuto una richiesta da parte degli interessati, che chiedono la riapertura del caso, e abbiamo detto al giudice che se hanno la capacità di farlo non ci sarebbe opposizione da parte nostra".