Balotelli, un concittadino della Gelmini da 5 in condotta

Calcio
Il gesto irrispettoso di Balotelli verso i tifosi della Roma dopo il rigore trasformato
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Diceva un educatore come don Milani: meglio una sberla di un quattro. Dopo i gestacci ai tifosi a S.Siro, il bresciano dell'Inter merita gli sia applicata la sanzione: nel giorno del tracollo dell'educazione nelle scuole italiane, lui è il bullo perfetto

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di PAOLO PAGANI

Diceva Don Lorenzo Milani: "Meglio una sberla in più che un quattro". Ora, che il pensiero del prete che insegnò meravigliosamente la pedagogia negli anni Cinquanta lassù, nella Toscana montagnosa piazzata tra Prato e Calenzano sia largamente in disuso, lo si capisce bene quest'oggi. Da un paio di dettagli.

Il primo, strettamente legato al secondo, è il diluvio di 5 in condotta nelle scuole italiane. Abitate per lo più da cafoni, insomma, alla chiusura dei primi quadrimestri le scuole raccontano che sono la bellezza di 34.311 le insufficienze nel comportamento dei ragazzi italiani. Più di 34mila maleducati, le dimensioni di una cittadina di provincia. Il secondo dettaglio è l'esultanza sbracata del bresciano Balotelli, evidentemente figlio di un'Italia poco sobria e molto cialtrona. Turbo Mario, dopo il rigore (dubbio) da lui trasformato contro la Roma nel posticipo di serie A, ha prima zittito i tifosi con il classicissimo indice al naso, poi ha concluso estraendo un metro e mezzo di linguaccia. Identico destinatario.

Appare evidente che i due episodi sono collegati. I dati del ministero dell'Istruzione servono a segnalare chi, vigendo le nuove regole di fermezza e severità, NON potrà essere promosso a fine anno scolastico qualora si ritrovasse come giudizio finale in pagella il fatidico 5 in condotta. Mourinho si era portato avanti, nelle scorse settimane. Aveva escluso più volte dalla rosa il diciottenne bresciano, dunque concittadino del ministro Maria Stella Gelmini, per manifesta immaturità nei comportamenti. Domenica sera si è visto, gesti tecnici sublimi a parte, che tutti i torti il portoghese non li ha. Balotelli è un bullo? Si comporta come un bullo, non c'è dubbio. E i bulli, a scuola, vanno stangati. Il concittadino della Gelmini si era distinto nel derby, facendo "ssssht" a Beckham dopo un contrasto, per intimare silenzio e rassegnazione all'inglese. Quello, naturalmente, aveva finto il nulla. Capirete: è come se il bue desse del cornuto all'asino.

Sarà il caso però che qualcuno insegni, o almeno ci provi, i rudimenti dell'educazione al Balotelli recidivo. Ricordando quelle sante parole di don Milani. Che, in fondo, prediligendo un sonoro sberlone scoccato al momento giusto, ti risparmiava anche l'insufficienza in condotta.