Donadoni, se Napoli-Milan è il ritorno a un passato glorioso

Calcio
Roberto Donadoni con il "Pocho" Lavezzi durante il match contro la Reggina
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Quando vedrà quelle maglie rossonere al San Paolo, domenica sera nel posticipo di A, il nuovo tecnico partenopeo non potrà non ripensare ai tempi di Gullit e Van Basten. Quando certe partite valevano lo scudetto, alla fine degli anni '80

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Roberto Donadoni, il Napoli, il Milan. Scontro forte tra presente e passato, tra i sogni di riportare in alto il Napoli e i ricordi di partite che valevano lo scudetto alla fine degli anni '80. Come quella del 3 gennaio '88, quando per la prima volta si vide il vero Milan di Arrigo Sacchi. Il Napoli a San Siro perse 4-1, e Donadoni segnò l'ultima rete, quella del trionfo.

Per tutti, però, Napoli-Milan è soprattutto quella seguente: 1° maggio '88, il giorno dello scontro diretto, di Maradona contro Gullit. Quella volta Donadoni fu protagonista solo a metà, perché all'intervallo Sacchi lo fece uscire per inserire Van Basten, per vincere, per uscire tra gli applausi del San Paolo e volare verso il primo scudetto dell'era Berlusconi.

Donadoni a Napoli con il Milan non ha mai segnato, in compenso ha lasciato il segno a San Siro: dopo quello dell'88 altre due reti in altrettante goleade, il 3 marzo del '91 nella vittoria per 4-1 (l'ultima sfida con Maradona) e il 5 gennaio del '92, per quello che fu un clamoroso 5-0.

Quando vedrà quelle maglie rossonere al San Paolo, domenica sera, Donadoni non potrà non ripensare ai tempi di Gullit e Van Basten, a quando lui, "El Donadun", saltava in dribbling, crossava e riempiva di fantasia il Milan stellare degli olandesi. Proprio quello che vorrebbe facessero i suoi argentini domenica. Contro il suo passato, senza nostalgia.