Napoli-Milan, il bollettino medico: Kakà torna in infermeria
CalcioDonadoni recupera Mannini, Ancelotti perde il brasiliano e Bonera. Al San Paolo domenica dovrebbe esserci Seedorf, di nuovo in gruppo. Ma la sostanza non cambia: una stagione segnata dagli infortuni come mai era capitato prima
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Donadoni recupera Mannini, Ancelotti perde Kakà e Bonera. Napoli-Milan inizia 1-0. Kakà dunque non ce la fa, salvo miracoli che ultimamente a Milanello non sono di casa: anche ieri il brasiliano si è allenato in palestra, il pestone rimediato a Siena fa ancora male e non riesce a correre. Sembra di essere tornati indietro di un mese, quando dopo il primo infortunio si aspettava da un momento all'altro di rivederlo in campo. Lo ha fatto 36 giorni dopo.
Tornando da Siena, Kakà era molto preoccupato, poi lunedì le cose sembravano migliorate, tanto da far ben sperare Ancelotti. Invece niente da fare, né per lui né per Bonera, alle prese con i postumi dell'operazione di ernia inguinale. Al San Paolo dovrebbe esserci Seedorf, di nuovo in gruppo, ma la sostanza non cambia: domenica dopo domenica è sempre emergenza. Le ginocchia di Kaladze, Gattuso e Abbiati, la schiena di Nesta, il piede di Kakà, i muscoli di Borriello, all'esame di anatomia non manca niente, in una stagione segnata dagli infortuni come mai era capitato prima.
Kaladze, dopo l'operazione al ginocchio, starà fuori ancora 4 o 5 mesi, e al rientro in difesa potrebbe trovarsi un nuovo compagno, l'interista Maxwell, in rotta con Mourinho, che il suo procuratore Raiola spinge verso il Milan. Dopo Pirlo e Seedorf, un altro interista si prepara dunque a fare il grande salto. Non sarà il nome che farà sognare i tifosi, ma un mercato esangue - come lo ha definito Galliani - si fa anche così.
Donadoni recupera Mannini, Ancelotti perde Kakà e Bonera. Napoli-Milan inizia 1-0. Kakà dunque non ce la fa, salvo miracoli che ultimamente a Milanello non sono di casa: anche ieri il brasiliano si è allenato in palestra, il pestone rimediato a Siena fa ancora male e non riesce a correre. Sembra di essere tornati indietro di un mese, quando dopo il primo infortunio si aspettava da un momento all'altro di rivederlo in campo. Lo ha fatto 36 giorni dopo.
Tornando da Siena, Kakà era molto preoccupato, poi lunedì le cose sembravano migliorate, tanto da far ben sperare Ancelotti. Invece niente da fare, né per lui né per Bonera, alle prese con i postumi dell'operazione di ernia inguinale. Al San Paolo dovrebbe esserci Seedorf, di nuovo in gruppo, ma la sostanza non cambia: domenica dopo domenica è sempre emergenza. Le ginocchia di Kaladze, Gattuso e Abbiati, la schiena di Nesta, il piede di Kakà, i muscoli di Borriello, all'esame di anatomia non manca niente, in una stagione segnata dagli infortuni come mai era capitato prima.
Kaladze, dopo l'operazione al ginocchio, starà fuori ancora 4 o 5 mesi, e al rientro in difesa potrebbe trovarsi un nuovo compagno, l'interista Maxwell, in rotta con Mourinho, che il suo procuratore Raiola spinge verso il Milan. Dopo Pirlo e Seedorf, un altro interista si prepara dunque a fare il grande salto. Non sarà il nome che farà sognare i tifosi, ma un mercato esangue - come lo ha definito Galliani - si fa anche così.