Donadoni contro il suo passato: col Milan un Napoli che osi
CalcioL'allenatore dei partenopei cerca la sua prima vittoria affrontando al San Paolo i rossoneri di Carlo Ancelotti: "Per ottenere i 3 punti dobbiamo essere più spregiudicati e propositivi. Mi piace vedere gente che sbaglia perchè vuol dire che ci ha provato"
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Dopo il pareggio conquistato all'esordio sul campo della Reggina, Roberto Donadoni insegue ora la prima vittoria da allenatore del Napoli. Per ottenerla dovrà superare il suo passato: al San Paolo arriva infatti il Milan di Carlo Ancelotti: "Dobbiamo essere un po' più spregiudicati, utilizzare quelle che sono le nostre qualità, - ha spiegato oggi in conferenza stampa - rischiando qualcosa in più e provandoci. Dobbiamo essere consapevoli che l'errore ci sta, può capitare e se capita ci si riprova di nuovo. Ho detto ai ragazzi che mi piace vedere gente che sbaglia perché ci prova, non mi piace chi fa lo stretto necessario".
Le emozione per il momento faticano a venire a galla: "Perché ci sono due allenamenti prima della partita, non c'è ancora tempo per pensare alle emozioni che, comunque, dovranno essere incanalate in senso positivo affinché il Napoli ne possa trarre vantaggio". Sulle sue prime settimane alla guida del club partenopeo chiarisce: "E' difficile cambiare le cose in una settimana, ma è indubbio che i ragazzi ci abbiano messo disponibilità e voglia, questa è senz'altro la nota più positiva. Hamsik? Le sue condizioni sono quelle di tutta la squadra, non possiamo prescindere da nessuno. La forza di questa squadra è la coesione e il gruppo, non c'è un giocatore che va al di sopra degli altri, altrimenti si carica di responsabilità qualcuno che è ancora giovane e non ha forse ancora l'ossatura per poterla sopportare".
Dopo il pareggio conquistato all'esordio sul campo della Reggina, Roberto Donadoni insegue ora la prima vittoria da allenatore del Napoli. Per ottenerla dovrà superare il suo passato: al San Paolo arriva infatti il Milan di Carlo Ancelotti: "Dobbiamo essere un po' più spregiudicati, utilizzare quelle che sono le nostre qualità, - ha spiegato oggi in conferenza stampa - rischiando qualcosa in più e provandoci. Dobbiamo essere consapevoli che l'errore ci sta, può capitare e se capita ci si riprova di nuovo. Ho detto ai ragazzi che mi piace vedere gente che sbaglia perché ci prova, non mi piace chi fa lo stretto necessario".
Le emozione per il momento faticano a venire a galla: "Perché ci sono due allenamenti prima della partita, non c'è ancora tempo per pensare alle emozioni che, comunque, dovranno essere incanalate in senso positivo affinché il Napoli ne possa trarre vantaggio". Sulle sue prime settimane alla guida del club partenopeo chiarisce: "E' difficile cambiare le cose in una settimana, ma è indubbio che i ragazzi ci abbiano messo disponibilità e voglia, questa è senz'altro la nota più positiva. Hamsik? Le sue condizioni sono quelle di tutta la squadra, non possiamo prescindere da nessuno. La forza di questa squadra è la coesione e il gruppo, non c'è un giocatore che va al di sopra degli altri, altrimenti si carica di responsabilità qualcuno che è ancora giovane e non ha forse ancora l'ossatura per poterla sopportare".