Inter, Mourinho: adesso voglio puntare sui giovani

Calcio
José Mourinho appena laureato in Scienze Motorie a Lisbona
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Lo Special One svela i suoi programmi a lunga scadenza: intanto alla Pinetina devono cambiare le strutture, poi voglio 4-5 giocatori come Balotelli e Santon l'anno prossimo, io non sono un allenatore egoista ma voglio lavorare per il futuro del mio club

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"L'Inter ha bisogno di migliorare innanzitutto a livello di condizioni di lavoro. A cominciare dalla Pinetina, dove devono cambiare non solo i campi d'allenamento ma anche le strutture, per permettere ai giocatori di rendere al meglio". A dettare le linee per il futuro nerazzurro è José Mourinho, intervistato dalla Gazzetta dello Sport.

Secondo lo Special One il primo punto su cui lavorare è quello delle strutture perché "la squadra ha bisogno di un maggiore margine di miglioramento. Quando hai due giovani come Balotelli e Santon con enormi possibilità di crescita, non devi accontentarti, bensì puntare ad avere 4-5 giovani così l'anno prossimo. Un club che si progetta nel futuro e non solo nel presente deve vedere le cose in un modo diverso". Largo ai giovani, dunque, anche per aprire un ciclo.

"Io non sono un allenatore egoista - sottolinea ancora il tecnico di Setubal - voglio lavorare per il futuro dell'Inter. Vi faccio un esempio: quando Scolari è arrivato al Chelsea e ha detto che non aveva mai trovato un club così organizzato e con una rosa così professionale e di prospettiva, io ho avuto un moto d'orgoglio. Un tecnico può lasciare il proprio club, ma non sarà il mio caso, o almeno lo spero, senza vincere nulla ma avendo fatto un grandissimo lavoro. Io non sono uno che lavora per l'immediato".

Per vincere il tecnico crede che occorrano "due o tre anni, tre o quattro, Si parla di Mourinho che forse se ne va dall'Inter ma perché nessuno scrive che Mourinho può  restare qui altri quattro o cinque anni? E lo stesso discorso vale per Ibrahimovic". Mourinho ha parlato di tutto questo già con Moratti ma il presidente nerazzurro potrebbe non voler aspettare. "Con altri quattro ultratrentenni non ci sto - avverte Mourinho - ma con 4 top player accetto la sfida. E' una strada diversa, che mi piace lo stesso. Di certo, comunque, non voglio più lavorare con 29 giocatori. Quindi bisognerà anche vendere".