Milan, finché c'è Berlusconi c'è speranza. Parola di Gattuso
CalcioIl centrocampista del Milan, alle prese con il recupero dopo l'infortunio, fa il punto sulla stagione rossonera: "Determinante l'assenza di Borriello, e poi c'è stata poca ferocia in campo. Ma con il presidente e Galliani torneremo competitivi"
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"Innanzitutto servono buoni giocatori, giocatori da Milan, capaci anche di reggere alla pressione". Rino Gattuso non ha dubbi su cosa serva per rinforzare la sua squadra nel futuro, e non ha dubbi sul fatto che i rossoneri sapranno riscattare le ultime stagioni: "Fin quando c'è Berlusconi, e quindi Galliani, sono ottimista. E' un presidente abituato a guardare avanti, la società farà la squadra per tornare ad essere competitivi".
Il centrocampista, in un'intervista a Mediaset, osserva che "quest'anno c'è stato il problema degli infortuni, però negli ultimi anni non siamo stati competitivi per vincere lo scudetto. E' un rammarico nostro e dei nostri tifosi e non solo perché sta vincendo l'Inter. Dobbiamo arrabbiarci - ha continuato - perché siamo il Milan e dobbiamo tornare ad essere competitivi e non arrivare a 2-3 mesi dalla fine già fuori dai giochi".
Per Gattuso, in questa stagione al Milan è mancato molto l'apporto di Borriello, ma anche una certa ferocia in campo. "Le ultime due squadre ad aver vinto scudetti sono molto simili, la Juve di Capello e l'Inter di Mancini e Mourinho: fortissime fisicamente, con tanta qualità e tanto fisico. Guarda caso - ha osservato - l'Inter ha preso Ibra, difensori forti fisicamente, e riesce a portare spesso a casa il risultato anche quando gioca male. Credo che la differenza sia questa".
Alle prese con la riabilitazione dopo l'intervento al ginocchio, Gattuso ha parlato anche del futuro di Carlo Ancelotti, che a fine anno potrebbe lasciare la panchina rossonera. "E' un periodo che se ne parla tanto, ma il mister ha un contratto fino al 2010 e la società - è convinto - ha voglia di proseguire. Se negli ultimi anni questa squadra ha vinto tanto è perché c'era Ancelotti in panchina, riesce a prendere sempre il meglio dai suoi giocatori e la squadra sta con lui".
Infine un accenno alla sua disponibilità a ridursi l'ingaggio, che ha generato reazioni contrastanti. "Sarei ipocrita a credere che tutti debbano essere d'accordo, è semplicemente una mia opinione. La crisi - ha concluso - c'è e si tocca con mano, in tutto il mondo. Non e' giusto far finta di niente".
"Innanzitutto servono buoni giocatori, giocatori da Milan, capaci anche di reggere alla pressione". Rino Gattuso non ha dubbi su cosa serva per rinforzare la sua squadra nel futuro, e non ha dubbi sul fatto che i rossoneri sapranno riscattare le ultime stagioni: "Fin quando c'è Berlusconi, e quindi Galliani, sono ottimista. E' un presidente abituato a guardare avanti, la società farà la squadra per tornare ad essere competitivi".
Il centrocampista, in un'intervista a Mediaset, osserva che "quest'anno c'è stato il problema degli infortuni, però negli ultimi anni non siamo stati competitivi per vincere lo scudetto. E' un rammarico nostro e dei nostri tifosi e non solo perché sta vincendo l'Inter. Dobbiamo arrabbiarci - ha continuato - perché siamo il Milan e dobbiamo tornare ad essere competitivi e non arrivare a 2-3 mesi dalla fine già fuori dai giochi".
Per Gattuso, in questa stagione al Milan è mancato molto l'apporto di Borriello, ma anche una certa ferocia in campo. "Le ultime due squadre ad aver vinto scudetti sono molto simili, la Juve di Capello e l'Inter di Mancini e Mourinho: fortissime fisicamente, con tanta qualità e tanto fisico. Guarda caso - ha osservato - l'Inter ha preso Ibra, difensori forti fisicamente, e riesce a portare spesso a casa il risultato anche quando gioca male. Credo che la differenza sia questa".
Alle prese con la riabilitazione dopo l'intervento al ginocchio, Gattuso ha parlato anche del futuro di Carlo Ancelotti, che a fine anno potrebbe lasciare la panchina rossonera. "E' un periodo che se ne parla tanto, ma il mister ha un contratto fino al 2010 e la società - è convinto - ha voglia di proseguire. Se negli ultimi anni questa squadra ha vinto tanto è perché c'era Ancelotti in panchina, riesce a prendere sempre il meglio dai suoi giocatori e la squadra sta con lui".
Infine un accenno alla sua disponibilità a ridursi l'ingaggio, che ha generato reazioni contrastanti. "Sarei ipocrita a credere che tutti debbano essere d'accordo, è semplicemente una mia opinione. La crisi - ha concluso - c'è e si tocca con mano, in tutto il mondo. Non e' giusto far finta di niente".