Ancelotti-Kakà, il terzo posto prima del bivio

Calcio
Ancelotti e Kakà ancora insieme in futuro? Potrebbe essere anche non al Milan
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E' la condizione necessaria affinché il tecnico resti al Milan e non ceda alle sirene inglesi (Chelsea) o spagnole (Real). Il brasiliano è atteso a Milanello dopo i mugugni contro lo staff sanitario rossonero. Per lui si prospetta un'estate difficile

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Solo venerdì tornerà a Milanello e potrà chiarirsi con lo staff medico rossonero. Ma intanto Kakà l'altra notte ha giocato 90', e piuttosto bene, con il Brasile, dimostrando che il problema al piede è da considerarsi risolto, e potrebbe tranquillamente essere al suo posto domenica sera quando, contro il Lecce, ripartirà la volata verso la Champions League. C'è la conquista del terzo posto nei pensieri del brasiliano, ma non solo. In queste settimane potrebbe ripresentarsi un bivio simile a quello superato a dicembre. Lo sfogo di Porto Alegre e i suoi dubbi sulla gestione degli infortuni a Milanello sono l'ennesima espressione di  insofferenza, che qualcuno legge come un indizio: il fantasista in estate potrebbe cambiare aria, e magari seguire Carlo  Ancelotti, anche lui attratto dalle sirene del Chelsea di Roman Abramovich e da quelle di Florentino Perez, candidato forte alla  presidenza del Real Madrid.
  
Una cena tra Ancelotti e Adriano Galliani è servita per mettere in tavola la questione, con tutti i dubbi annessi e connessi. Il terzo posto è la condizione necessaria imposta dal club per avere la riconferma, ma l'allenatore emiliano chiede sicurezze, ovvero rinforzi di primo livello che non lo mettano in condizione di vivere un'altra stagione mediocre. L'impressione è che una soluzione possa arrivare prima della fine del campionato, che però da oggi è di nuovo al centro dell'attenzione del tecnico, che ha ritrovato i reduci dagli impegni dalle nazionali europee e rivedrà solo venerdì i brasiliani.

Un po' tardi, considerando che si giocherà domenica sera, ma almeno una volta tanto tutti rientrano alla base nelle condizioni con cui erano partiti, se non migliori come nel caso di Kakà. "Adesso dobbiamo pensare a dare il massimo nelle prossime nove gare, cercando quella continuità, quella costanza, che non sempre abbiamo avuto negli ultimi mesi - è l'avvertimento di  Gianluca Zambrotta ai microfoni di Milan Channel -. Dobbiamo trovare un passo adeguato per un obiettivo importante".