Donadoni: "Ci manca un po' di cattiveria sotto porta"
CalcioPrimo ko per il Napoli guidato dall'ex ct: "Nei primi 15' siamo entrati male, non così convinti e il Cagliari puntualmente ci ha penalizzato. Poi ce la siamo giocata, abbiamo costruito anche delle occasioni clamorose non finalizzate"
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Prima sconfitta per il Napoli targato Roberto Donadoni. Dopo quattro pareggi di fila i partenopei sono stati battuti 2-0 in casa del Cagliari, a conferma di un periodo in cui funzionano poche cose. "Nei primi 15' siamo entrati male, non così convinti e il Cagliari puntualmente ci ha penalizzato - spiega Donadoni -. Poi ce la siamo giocata, siamo cresciuti molto, abbiamo messo convinzione e continuità, costruendo anche delle occasioni clamorose non finalizzate, l'ultima proprio prima del gol del 2-0".
Va risolto il problema del gol. "Sono dati di fatto - ammette l'ex ct della Nazionale -. Anche quando siamo arrivati a tu per tu con il portiere ci siamo fatti rimpallare o parare la palla. Manca un pizzico di cattiveria sotto porta e gli avversari alla prima occasione ci castigano". Donadoni guarda anche al futuro. Fabio Cannavaro sembra indirizzato verso un clamoroso ritorno alla Juventus, e secondo Donadoni "se Cannavaro sta per concludere con la Juve significa che si tratta ancora di un giocatore di assoluto livello. Sappiamo cosa può significare a livello contrattuale, è un giocatore che economicamente costa abbastanza e non mi sembra che la politica del Napoli sia questa. Comunque queste sono valutazioni che si faranno, e' difficile dare dei giudizi sulle ipotesi".
Bisogna guardare l'attualità, avverte Donadoni. E l'attualità si chiama Inter, squadra che domenica sera arriverà al "San Paolo" per conquistare punti-scudetto: "Noi - conclude l'allenatore bergamasco - dobbiamo crescere e migliorare per chiudere bene la stagione. Quattro sconfitte e un pareggio in cinque giornate non rappresentano una bella tabella di marcia".
Prima sconfitta per il Napoli targato Roberto Donadoni. Dopo quattro pareggi di fila i partenopei sono stati battuti 2-0 in casa del Cagliari, a conferma di un periodo in cui funzionano poche cose. "Nei primi 15' siamo entrati male, non così convinti e il Cagliari puntualmente ci ha penalizzato - spiega Donadoni -. Poi ce la siamo giocata, siamo cresciuti molto, abbiamo messo convinzione e continuità, costruendo anche delle occasioni clamorose non finalizzate, l'ultima proprio prima del gol del 2-0".
Va risolto il problema del gol. "Sono dati di fatto - ammette l'ex ct della Nazionale -. Anche quando siamo arrivati a tu per tu con il portiere ci siamo fatti rimpallare o parare la palla. Manca un pizzico di cattiveria sotto porta e gli avversari alla prima occasione ci castigano". Donadoni guarda anche al futuro. Fabio Cannavaro sembra indirizzato verso un clamoroso ritorno alla Juventus, e secondo Donadoni "se Cannavaro sta per concludere con la Juve significa che si tratta ancora di un giocatore di assoluto livello. Sappiamo cosa può significare a livello contrattuale, è un giocatore che economicamente costa abbastanza e non mi sembra che la politica del Napoli sia questa. Comunque queste sono valutazioni che si faranno, e' difficile dare dei giudizi sulle ipotesi".
Bisogna guardare l'attualità, avverte Donadoni. E l'attualità si chiama Inter, squadra che domenica sera arriverà al "San Paolo" per conquistare punti-scudetto: "Noi - conclude l'allenatore bergamasco - dobbiamo crescere e migliorare per chiudere bene la stagione. Quattro sconfitte e un pareggio in cinque giornate non rappresentano una bella tabella di marcia".