Lapo Elkann: "Cori indegni, ma Juve capro espiatorio"

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Lapo Elkann, in uno SkyToon
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Dopo la squalifica dell'Olimpico per gli insulti razzisti a Balotelli, Lapo Elkann contrattacca: "Mi è dispiaciuto che a Torino si arrivasse a simili gesti, ma concordo con Legrottaglie: il giocatore dell'Inter non si è comportato da professionista"

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D'accordo nel condannare i cori razzisti nei confronti di Mario Balotelli, ma pronto a difendere la 'sua' Juventus e a criticare il comportamento dell'attaccante dell'Inter. In un'intervista, Lapo Elkann parla del "derby d'Italia" di sabato scorso e della punizione inflitta alla società bianconera (un turno a porte chiuse, ndr).

Elkann spiega che ogni volta che partivano i cori lui era dispiaciuto. Per Balotelli, perchè un ambiente del genere non porta serenità al match. E per me personalmente, da uomo e da tifoso, perchè tutti a questo mondo abbiamo il diritto di essere messi in condizione di competere lealmente. All'Olimpico sabato sera è successo qualcosa di ingiusto e indegno. La pelle non conta, bianca o nera è la stessa identica cosa. Anzi, riuscire per chi è di colore è tre volte più difficile rispetto a chi non lo è, nello sport e nella vita. Questa è la realtà dei fatti, togliamoci il prosciutto dagli occhi".

Elkann però critica anche il comportamento di Balotelli: in campo non mi è sembrato un professionista. Mi è sembrato un giocatore scorretto - spiega - . Legrottaglie dopo la partita ha parlato chiaro. E' giovane, ha 18 anni e da giovani si è focosi e irruenti, si possono commettere tanti errori e io ho titolo per dirlo perchè ne ho commessi anch'io. Ma qualsiasi calciatore potrebbe confermare che Balotelli è scorretto. E un gran giocatore, però ha i suoi difetti. Scorretto, ma di altissima qualità. Io credo che se avrà un'educazione sportiva e umana all'altezza del suo enorme potenziale, Balotelli farà una strepitosa carriera. Lo dico da italiano, non certo da juventino. Mi farebbe piacere per l'Italia e per l'Inter".

La Juve è stata punita con l'obbligo di giocare una partita a porte chiuse. "Un'assurdità, perchè Balotelli è fischiato ovunque, capita ogni domenica anche a Sissoko e prendono la Juve come capro espiatorio. Questo mi dà fastidio". Fermo restando che "gli insulti sono inutili, sviliscono gli uomini e il calcio - continua Elkann - . Sono cattivi esempi per i giovani. Sono un segnale di carenza di stile, cuore e umanità. Balotelli, Vieira, Seedorf, il nostro Sissoko: a tutti capita di riceverne. E poi, ai fini del risultato, non servono. La Juve ha dimostrato di poter pareggiare anche con un uomo in meno. C'era molto nervosismo, sul campo e fuori. Tra le tifoserie di Juve e Inter c'è troppo odio: i rancori sportivi non li scuso, però li capisco".