Mourinho difende Balotelli: in campo fa quello che deve fare

Calcio
José Mourinho tende la mano a Balotelli e fa quadrato intorno al suo attaccante
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L'allenatore dell'Inter si schiera dalla parte dell'attaccante italiano fischiato all'Olimpico durante il match con la Juve e al centro di polemiche per il suo comportamento: "Si arrabbiano con lui perché è forte. I fischi? Sono iniziati dal primo minuto"

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La difesa di Mario Balotelli. E un attacco a chi se la prende per i suoi "giochini". José Mourinho dalla parte dell'attaccante dell'Inter. "Io cerco di educare i miei calciatori, in tutti gli aspetti- ha detto l'allenatore nerazzurro- Per quanto riguarda Balotelli, quello che non mi piace di lui è che discuta una decisione di un arbitro o magari prenda un'ammonizione perché alza un braccio. Queste sono cose che non voglio da Mario e su cui lavoriamo al di là delle cose tattiche in campo. Se poi gli avversari si arrabbiano perché lui è bravo non è un mio problema. Se si arrabbiano perché lui prende la palla, segna e non ha paura di nessuno, non posso farci nulla. Mario in questo momento in campo fa tutto quello che deve fare, esprime il suo potenziale".

"Le regole non proibiscono che uno possa girarsi, proteggere la palla e così via - aggiunge Mourinho - quando si hanno le qualità per fare certe cose, e non tutti ce le hanno, bisogna farle. Un giocatore dell'Atalanta sul 3-0 contro di noi ha fatto lo stesso, non lo dimentico, e non ho sentito alcun coro da parte dei tifosi dell'Inter e non ho visto alcun calciatore mio espulso per avere aggredito questo giocatore. E non ho letto nessuna critica. E comunque i cori contro Mario sono iniziati al primo minuto... Io in questo momento devo difenderlo". 

Dispiace per questi cori- ha aggiunto- non so se sia razzismo o altro, ma se posso dire qualcosa in difesa della Juve posso dire che non è la prima volta. Mario questi cori li ha avuti in tanti stadi e anche in casa sua da parte dei sostenitori avversari. Non mi piace comunque questa punizione della partita a porte chiuse per la Juve, se poi serve a mettere un po' di paura ai tifosi di tutte le squadre per il futuro... Certo se io devo un giorno giocare una mia partita a porte chiuse, meta' della mia motivazione per scendere in campo resta fuori". Cosa fare allora contro il razzismo? "Sicuramente bisogna cancellare le etichette, creano solo situazioni difficili. Poi non lo so. Lega, Uefa e tutte le varie istituzioni non so esattamente cosa possano fare- ha concluso Mourinho- Fermare la partita, sospenderla solo per dieci minuti, davvero non lo so...".