Lazio in finale, Juve contestata e fuori dalla Coppa Italia

Calcio
Juve al tappeto e contestata. La Lazio vince 2-1 all'Olimpico di Torino come all'andata e vola in finale
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Zarate e Kolarov regalano la vittoria ai biancocelesti, Del Piero firma il 2-1 finale. Cori contro Balotelli, Ranieri, Cannavaro e dirigenti sono partiti dalla Curva bianconera. Striscione antirazzismo: "Davids, Seedorf, Sissoko campioni veri, idoli veri"

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JUVENTUS-LAZIO 1-2 (and, 1-2)
38' pt Zarate (L), 7' st Kolarov (L), 19' st Del Piero (J).

La Lazio è la prima semifinalista di Coppa Italia. La squadra di Delio Rossi si è imposta per 2-1 all'Olimpico di Torino, dopo avere già vinto la partita di andata in casa per 2-1. Decidono le prodezze di Zarate e Kolarov, a cui risponde Del Piero, al termine di una partita ben giocata dai biancocelesti. Serata da dimenticare per la Juve e per i suoi tifosi che hanno contestato duramente il tecnico Claudio Ranieri e la società e hanno continuato a rivolgere insulti, non di marca razziale, nei confronti dell'interista Balotelli.

"Davids, Seedorf, Sissoko campioni veri, idoli veri". Questo striscione, scritto per metà in bianco e per metà in nero, con un voluto accostamento cromatico allusivo al razzismo, è stato esposto dai tifosi della Juventus nel rettilineo di fronte alla tribuna prima di Juventus-Lazio, semifinale di ritorno di Coppa Italia. A metà del primo tempo poi sono ripresi i cori della curva Filadelfia contro Balotelli. Lo speaker dello stadio ha invitato i tifosi a smettere e, in risposta, si è levata una salva di fischi. Ma i cori di contestazione sono stati rivolti anche verso Ranieri e la dirigenza della Juventus. La curva Scirea intona slogan contro l'allenatore ("Ranieri vattene") e altri offensivi contro i vertici della società. Chiamato in causa anche Fabio Cannavaro, al grido di "mercenari non ne vogliamo".

Ranieri deve rinunciare a Chiellini per un malanno alla coscia; è rimasto a casa anche Amauri; in avanti coppia Trezeguet-Iaquinta coadiuvati da Giovinco; in difesa promosso titolare Ariaudo. Delio Rossi deve rinunciare a Pandev, infortunato, e rilancia dal 1' Rocchi in attacco in coppia con Zarate; Lichtsteiner vince il ballottaggio a destra con De Silvestri; mentre Foggia viene preferito a Mauri. Al 5' il primo brivido: disimpegno errato di Marchionni, Rocchi prova ad approfittarne con una girata di sinistro, ma Grygera devia
in angolo. Migliore comunque la partenza della squadra biancoceleste che al 19' si rende insidiosa con una conclusione di Zarate finita di poco a lato. Dall'altra parte ci prova Mellberg, in tuffo, su angolo dell'ottimo Giovinco, ma la mira non è precisa. La Juve intensifica la manovra con il passare dei minuti e al 31' Trezeguet con il destro costringe Muslera a una parata in due tempi. Al 38' Lazio in vantaggio con una magia di Zarate che con un gran destro da fuori infila Buffon, sotto l'incrocio; il tiro era imprendibile ma il portiere della nazionale era leggermente fuori dai pali.

Ad inizio ripresa doppio cambio di Ranieri che inserisce Nedved e Camoranesi al posto di Giovinco e Marchionni. La situazione non sembra cambiare e al 7' la Lazio raddoppia con una nuova prodezza, questa volta di Kolarov, che con un sinistro deviato da Grygera sorprende Buffon. La reazione della Juve al 13' con un colpo di testa a botta sicura di Trezeguet e Muslera deve compiere il miracolo per salvare la propria porta. Al 19' l'1-2 di Del Piero: l'attaccante, subentrato a Iaquinta, stoppa di petto in area e batte Muslera con il sinistro. Al 28' palo di testa di Nedved sul cross di Camoranesi. Al 37' Juve in 10 per l'espulsione di Camoranesi per plateali proteste nei confronti dell'arbitro Rizzoli. Appuntamento per la finale il 13 maggio a Roma.