Lippi: "Nessuna possibilità che io torni alla Juve"

Calcio
Marcello Lippi, Roberto Bettega, Fabrizio Ravanelli ed Antonio Cabrini salutano i tifosi juventini
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Il ct dell'Italia smentisce le voci su un suo futuro bianconero: "Io e Blanc siamo amici, come sono affezionato alla società e amico della famiglia Agnelli, ma non perché vado ad una cena si deve poi montare la notizia di un mio ritorno alla Juve"

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"Non c'è nessuna possibilità che torni alla Juve". Marcello Lippi smentisce le voci su un suo futuro bianconero. Il ct dell'Italia, intervenuto al 72esimo congresso internazionale della stampa sportiva, spiega anche i contatti con Blanc: "Siamo amici, come sono affezionato alla società e  amico della famiglia Agnelli, ma non perché vado ad una cena si deve poi montare la notizia di un mio ritorno alla Juve. Semplicemente non è vero. Non c'è nessuna possibilità che torni alla Juve". E nemmeno il ritorno di Fabio Cannavaro non è opera sua: "Non ho chiesto io a Cannavaro di tornare alla Juve. La telefonata l'ho ricevuta, è stato lui che mi ha comunicato la sua decisione".

"Ero a Genova - ha proseguito  Lippi - ricevo una telefonata e che faccio? Vado a Vinovo (il centro sportivo della Juve, ndr)? Oppure visto che passa di lì una persona mi fermo?". Da quel pranzo con l'ad bianconero  Blanc, Lippi spiega che "sono nate tutta una serie di  considerazioni e ora sembra che tutto quello che fa la Juve sia frutto dei miei suggerimenti". Il ritorno di Cannavaro ne è un esempio: "L'ho saputo perché mi ha telefonato lui - ha ribadito Lippi -. Cannavaro lo ha già detto due volte, ma non ci crede nessuno e si va avanti  con il discorso che Lippi ha voluto Cannavaro. Invece mi ha  chiamato per dirmi che tornava alla Juve e gli ho detto: 'Sono contento per te e per me come ct della nazionale"'.

Lippi ha spiegato poi che si sta ripetendo la stessa situazione di quando alla Juventus arrivò Fabio Capello: "Non potevo neanche andare a vedere la partita perché i primi tempi  le cose non andavano bene e la gente urlava il mio nome e quindi ho smesso di andarci per non creare problemi. Così ho fatto anche recentemente". La realtà, ha precisato Lippi, è che "c'è un rapporto talmente bello e forte con quell'ambiente, con la famiglia Agnelli e la società per aver passato così tanti anni così belli", ma "quando dico che non torno, mi riferisco anche dopo il 2010". E Lippi esclude anche di andare al Milan: "Io sono il ct della Nazionale, penso solo ed esclusivamente a quello".