Cannavaro: non ho tradito Napoli e Juve, ora penso al Real
CalcioIl capitano della Nazionale prossimo al ritorno in bianconero si difende: "Il mio passaggio al Real Madrid fu deciso con la società. Ho sempre detto che mi sarebbe piaciuto tornare nella mia città, ma se De Laurentiis ha altri programmi, non è colpa mia"
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Fabio Cannavaro non è un 'traditore'. A difendersi, in un'intervista alla "Gazzetta dello Sport", è il capitano della Nazionale, che sembrerebbe vicino al ritorno alla Juventus dove è andato via nel 2006, causando le ire dei tifosi. "In questi anni ho raccontato più volte quello che successe - dice -. Capisco che alcuni allora potessero aspettarsi da parte mia un comportamento diverso, ma il mio passaggio al Real Madrid fu deciso con la società. E infatti i rapporti con la nuova dirigenza e i vecchi giocatori in questi anni sono rimasti ottimi. Preoccupato? Rispetto i tifosi, la loro opinione e mi auguro che le cose si possano aggiustare, lo spero davvero. Comunque ora penso solo al Madrid, poi vedremo".
Con il Real che aspetta a giugno il nuovo presidente e un Mondiale alle porte, Cannavaro cerca tranquillità, "così ho detto al mio agente di cercare una soluzione" e si prospetta dunque un suo rientro alla Juve, magari con Lippi. "La realtà è molto lontana da quella che scrivono i giornali - ribatte -. Ho chiamato io Lippi per sapere come stava dopo l'operazione al ginocchio e gli ho detto io della possibilità di un mio ritorno alla Juve. Lui non ne sapeva niente. Poi ognuno è libero di dire quello che vuole".
Sul possibile futuro da dirigente in bianconero, il capitano azzurro dice di non saperne nulla "e la cosa non mi interessa. Io penso solo a giocare, voglio continuare a farlo". Escluso, comunque, un suo ritorno a Napoli. "Ho sempre detto che mi sarebbe piaciuto tornare lì - spiega ancora Cannavaro - ma se la società ha altri programmi e non ha intenzione di puntare su un 35enne non è colpa mia. Mi sembra che le dichiarazioni di De Laurentiis in questo senso siano state chiare".
Fabio Cannavaro non è un 'traditore'. A difendersi, in un'intervista alla "Gazzetta dello Sport", è il capitano della Nazionale, che sembrerebbe vicino al ritorno alla Juventus dove è andato via nel 2006, causando le ire dei tifosi. "In questi anni ho raccontato più volte quello che successe - dice -. Capisco che alcuni allora potessero aspettarsi da parte mia un comportamento diverso, ma il mio passaggio al Real Madrid fu deciso con la società. E infatti i rapporti con la nuova dirigenza e i vecchi giocatori in questi anni sono rimasti ottimi. Preoccupato? Rispetto i tifosi, la loro opinione e mi auguro che le cose si possano aggiustare, lo spero davvero. Comunque ora penso solo al Madrid, poi vedremo".
Con il Real che aspetta a giugno il nuovo presidente e un Mondiale alle porte, Cannavaro cerca tranquillità, "così ho detto al mio agente di cercare una soluzione" e si prospetta dunque un suo rientro alla Juve, magari con Lippi. "La realtà è molto lontana da quella che scrivono i giornali - ribatte -. Ho chiamato io Lippi per sapere come stava dopo l'operazione al ginocchio e gli ho detto io della possibilità di un mio ritorno alla Juve. Lui non ne sapeva niente. Poi ognuno è libero di dire quello che vuole".
Sul possibile futuro da dirigente in bianconero, il capitano azzurro dice di non saperne nulla "e la cosa non mi interessa. Io penso solo a giocare, voglio continuare a farlo". Escluso, comunque, un suo ritorno a Napoli. "Ho sempre detto che mi sarebbe piaciuto tornare lì - spiega ancora Cannavaro - ma se la società ha altri programmi e non ha intenzione di puntare su un 35enne non è colpa mia. Mi sembra che le dichiarazioni di De Laurentiis in questo senso siano state chiare".