Mourinho: "Lo Scudetto? Ci siamo quasi"
CalcioIl portoghese vede il tricolore: "Ci mancano 6 punti sui 12 ancora in palio, ovviamente pensiamo che ce la faremo". Su Ibra che ha zittito i tifosi con il dito: "E una normale reazione. Occorrono più elementi per arrivare a fischiare un proprio giocatore"
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VINCERE E' ANCORA NELLE TUE MANI, GIOCA A FANTASCUDETTO
Battuta la Lazio per 2-0 a San Siro nell'anticipo della trentaquattresima giornata del campionato di Serie A, l'Inter ha portato momentaneamente a 10 i punti di vantaggio sul Milan (in campo domani a Catania), compiendo un altro importante passo verso lo scudetto. "Ci siamo quasi", ha detto Mourinho a SKY. "Ci mancano 6 punti sui 12 ancora in palio, la squadra ha perso solo tre partite in tutto il campionato, ovviamente pensiamo che ce la faremo".
Inter bruttina nel primo tempo, in peno controllo del match nella ripresa. "Sono sempre la voglia e la mentalità dei giocatori a fare la differenza", ha spiegato Mourinho. "Nel primo tempo abbiamo controllato la partita, ma siamo stati troppo passivi senza pressare altro. Poi nel secondo con l'innesto di Hernan Crespo c'é stata più libertà per Zlatan Ibrahimovic, mi piace se può muoversi di più di quando fa la prima punta, dove diventa preda troppo facile per i due centrali avversari".
Ibra ha sbloccato il match rispondendo anche a qualche fischio piovuto dagli spalti nei suoi confronti nel corso del primo tempo, quando dopo il gol si è rivolto ai tifosi zittendoli con il dito indice sulla bocca. "E' la reazione logica - ha detto Mourinho - di chi ha fatto tanto per l'Inter, di un giocatore impressionante che forse sta disputando la miglior stagione di sempre, sia in fase offensiva che difensiva, perché lui in questo momento si dedica completamente alla squadra, e che per una partita meno felice, per qualche sbaglio, è stato fischiato: è una normale reazione. Occorrono più elementi per arrivare a fischiare un proprio giocatore, e in questo caso mi sembra ce ne siano troppo pochi".
VINCERE E' ANCORA NELLE TUE MANI, GIOCA A FANTASCUDETTO
Battuta la Lazio per 2-0 a San Siro nell'anticipo della trentaquattresima giornata del campionato di Serie A, l'Inter ha portato momentaneamente a 10 i punti di vantaggio sul Milan (in campo domani a Catania), compiendo un altro importante passo verso lo scudetto. "Ci siamo quasi", ha detto Mourinho a SKY. "Ci mancano 6 punti sui 12 ancora in palio, la squadra ha perso solo tre partite in tutto il campionato, ovviamente pensiamo che ce la faremo".
Inter bruttina nel primo tempo, in peno controllo del match nella ripresa. "Sono sempre la voglia e la mentalità dei giocatori a fare la differenza", ha spiegato Mourinho. "Nel primo tempo abbiamo controllato la partita, ma siamo stati troppo passivi senza pressare altro. Poi nel secondo con l'innesto di Hernan Crespo c'é stata più libertà per Zlatan Ibrahimovic, mi piace se può muoversi di più di quando fa la prima punta, dove diventa preda troppo facile per i due centrali avversari".
Ibra ha sbloccato il match rispondendo anche a qualche fischio piovuto dagli spalti nei suoi confronti nel corso del primo tempo, quando dopo il gol si è rivolto ai tifosi zittendoli con il dito indice sulla bocca. "E' la reazione logica - ha detto Mourinho - di chi ha fatto tanto per l'Inter, di un giocatore impressionante che forse sta disputando la miglior stagione di sempre, sia in fase offensiva che difensiva, perché lui in questo momento si dedica completamente alla squadra, e che per una partita meno felice, per qualche sbaglio, è stato fischiato: è una normale reazione. Occorrono più elementi per arrivare a fischiare un proprio giocatore, e in questo caso mi sembra ce ne siano troppo pochi".